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Garanzie per il denunciante: protezione contro le ritorsioni

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Trascrizione Garanzie per il denunciante: protezione contro le ritorsioni


Il foro o la protezione speciale di stabilità

Uno dei pilastri della normativa contro le molestie è la garanzia di non ritorsione.

Per incoraggiare la denuncia, la legge di solito concede un "immunità" o una protezione speciale della stabilità lavorativa al denunciante.

Ciò significa che, dal momento in cui viene presentata la denuncia formale (purché abbia un fondamento ragionevole) e fino a un periodo successivo (generalmente 6 mesi dopo la conclusione del processo), la vittima non può essere licenziata senza una previa autorizzazione giudiziaria o una giusta causa oggettiva totalmente estranea alla denuncia.

Questa misura mira a proteggere il lavoratore dalla vendetta immediata del datore di lavoro o del capo molestatore.

Requisiti per l'attivazione della garanzia

È fondamentale chiarire che questa protezione non è una "licenza di pirateria" che consente al dipendente di smettere di lavorare o di commettere infrazioni disciplinari impunemente.

Affinché la garanzia sia valida, la denuncia deve avere un fondamento fattuale verificabile.

Non basta dire "sono vittima di molestie" per diventare intoccabile; deve esserci un procedimento formale in corso.

Se viene dimostrato che il licenziamento è avvenuto come ritorsione diretta per aver esercitato il diritto di denuncia, tale licenziamento è considerato nullo e inefficace, obbligando l'azienda a reintegrare il lavoratore nel suo posto di lavoro o a pagare un indennizzo maggiorato per licenziamento discriminatorio.

Estensione della protezione ai testimoni

La rete di protezione non copre solo la vittima diretta. Affinché un'indagine abbia successo, è necessaria la collaborazione di terzi.

Pertanto, le garanzie contro le ritorsioni si estendono ai testimoni che dichiarano nel procedimento (colleghi di lavoro).

Se un testimone viene licenziato, trasferito o sottoposto a condizioni di lavoro peggiori poco dopo aver testimoniato a favore della vittima, la legge presume che si tratti di un atto di punizione.

Proteggere i testimoni è essenziale per rompere il "patto di silenz


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