Trascrizione Competenza giudiziaria e procedura sanzionatoria esterna
Il passaggio dall'interno al giudiziario
Quando i meccanismi interni dell'azienda (Comitato di convivenza, Risorse umane) falliscono, si esauriscono o risultano inefficaci nel fermare le molestie, il conflitto trascende la sfera giudiziaria.
A questo punto, la vittima ha il diritto di ricorrere alla giustizia ordinaria. È fondamentale comprendere che il giudice competente varia a seconda della natura del rapporto di lavoro.
Per i lavoratori del settore privato, la competenza spetta solitamente ai giudici del lavoro del circuito.
Per i dipendenti pubblici, il controllo disciplinare è solitamente di competenza del Ministero Pubblico (Procura o Personería), dato che il loro rapporto con lo Stato ha implicazioni amministrative diverse.
Il ruolo del giudice del lavoro nella sanzione
Il giudice non agisce come mediatore, ma come sanzionatore. Il suo compito è quello di valutare le prove fornite (testimonianze, e-mail, perizie psicologiche) per determinare se i comportamenti rientrano nella definizione legale di molestia.
A differenza del comitato interno che cerca la conciliazione, il giudice emette sentenze vincolanti.
Queste possono includere l'ordine di risarcire la vittima, l'annullamento di un licenziamento ingiustificato (con conseguente reintegrazione e pagamento degli stipendi arretrati) e l'imposizione di severe sanzioni economiche sia all'aggressore (persona fisica) che all'azienda (persona giuridica) per la sua negligenza nel dovere di protezione.
L'intervento dei Ministeri del Lavoro
Parallelamente alla via giudiziaria, esistono le autorità amministrative di ispezione e vigilanza (ispettori del lavoro).
Sebbene in molte legislazioni non abbiano il potere di dichiarare che "c'è stato molestia" (riserva giudiziaria), hanno comunque il potere di sanzionare le aziende per non aver istituito comitati di convivenza, per non aver trattato i reclami o per la mancanza di politiche preventive.
Una visita ispettiva può comportare multe istituzionali ingenti se si dimostra che l'azienda ha ignorato la normativa sui rischi psic
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