Trascrizione Comitati di convivenza e meccanismi di assistenza
Composizione e neutralità del comitato
Il cuore della gestione interna è il Comitato di convivenza (o figura equivalente secondo la legislazione locale).
Questo organo deve essere bipartitico e paritetico, composto da rappresentanti dell'azienda e dei lavoratori.
La sua legittimità dipende interamente dalla qualità morale e dalla neutralità dei suoi membri.
Non possono essere "giudici" né "poliziotti", ma mediatori dotati di intelligenza emotiva e formazione nella risoluzione dei conflitti.
È fondamentale che i membri non abbiano precedenti di molestie o conflitti di interesse.
Se i dipendenti percepiscono il comitato come uno strumento della direzione per nascondere i problemi, il meccanismo è destinato a fallire e la sfiducia aumenterà.
Il ruolo di mediatore e di garante della riservatezza
La funzione principale del comitato nelle fasi iniziali è la mediazione. Il suo obiettivo è quello di creare uno spazio di dialogo neutrale in cui le parti possano esporre i propri punti di vista e raggiungere accordi di convivenza.
Non si tratta di determinare chi è colpevole o innocente (questo spetta alle autorità disciplinari o giudiziarie), ma di ripristinare il tessuto sociale lacerato.
La riservatezza è la regola d'oro: ciò che viene detto in comitato, rimane in comitato.
La fuga di informazioni su un caso in corso non solo rivittimizza il denunciante, ma può comportare sanzioni legali per i membri del comitato per violazione della riservatezza.
Limiti e rinvio dei casi
È importante comprendere che il comitato ha dei limiti. Non ha potere sanzionatorio diretto (non può licenziare né multare).
Il suo potere risiede nella raccomandazione e nel monitoraggio. Inoltre, il comitato deve sapere quando un caso esula dalla sua competenza.
Se vengono presentate prove di reati (come molestie sessuali fisiche o violenza grave), il comitato non deve cercare di "mediare" (poiché i diritti fondamentali non sono negoziabili), ma attivare i protocolli per deferire il caso all'alta dirigenza per misure disciplinari immediate o alle auto
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