Trascrizione Tipi di coaching
Il coaching viene applicato praticamente in ogni settore. È una tendenza importante al giorno d'oggi. Una professione in costante crescita e che amplia il proprio campo d'azione.
Il coaching può essere applicato individualmente, in gruppo o in équipe e può essere classificato in modi diversi:
- In base al modello o alla corrente: umanistica, pratica o ontologica.
- Secondo il metodo: programmazione neuro-linguistica (PNL), intelligenza emotiva, sistemico, cognitivo-comportamentale, ontologico, coercitivo.
- In base all'area: personale o di vita, sportiva, educativa, organizzativa o aziendale, tra le altre.
Correnti del coaching
Esistono diverse correnti di pensiero, modelli teorici, stili o scuole (che dir si voglia) che danno il tono alla metodologia seguita dal coach e dal coachee nelle loro sessioni. Ciò ha a che fare con la visione che hanno dell'essere umano e con il modo in cui credono si possano ottenere i migliori risultati, in altre parole, con la filosofia che vogliono seguire. Le tre correnti fondamentali o più conosciute sono:
- Coaching umanistico (Europa): è uno stile non direttivo, accompagna piuttosto che guidare. Confida nel potenziale della persona e nella sua capacità di prendere decisioni che migliorino la sua vita. È incentrato sull'essere umano e sull'insieme di valori, credenze e norme che lo compongono. La metodologia applicata con questo stile assiste la persona senza assumersene la responsabilità, permettendole di svilupparsi e imparare.
- Practical American Coaching (USA): è l'approccio più direttivo, come indica il nome, ha una visione più pragmatica della natura umana. Pone l'accento sui risultati, sull'autostima e sulle motivazioni della persona. Dà priorità alla pratica e promuove l'azione mettendo alla prova le capacità della persona.
- Coaching ontologico (Sudamerica): è meno direttivo del precedente, non si concentra solo sul raggiungimento di obiettivi, ma su un cambiamento profondo della persona. L'ontologia del linguaggio è fondamentale, in quanto utilizza le conversazioni, il linguaggio del corpo e i concetti della persona stessa per incoraggiare la riflessione e la comprensione, e per intervenire positivamente affinché la persona cambi prospettiva, espanda le proprie possibilità e intraprenda azioni diverse.
Il processo di coaching può quindi essere più o meno direttivo a seconda della scuola in cui il coach si è formato o si sente più affine. A prescindere dal fatto che in ogni metodologia si possono applicare tecniche e strumenti diversi a seconda dei metodi utilizzati e soprattutto tenendo conto della personalità e delle esigenze del cliente.
Metodi di coaching
A seconda dei metodi, il tipo di coaching può essere:
- Coaching di programmazione neuro-linguistica (PNL): lavora sul cambiamento comportamentale basato sull'interpretazione e sul rapporto che la persona ha con la realtà, concentrandosi sul linguaggio. Utilizza un insieme di tecniche che modificano il modo di pensare della persona, tenendo conto del modo in cui elabora le informazioni ricevute dai sensi, della sua percezione e del modo in cui le esprime.
- Coaching sull'intelligenza emotiva: lavora sull'identificazione e sull'autoregolazione delle emozioni per raggiungere il benessere e l'autorealizzazione. La comprensione delle emozioni ci permette di interpretare le situazioni, di sapere perché prendiamo certe decisioni e ci aiuta anche a capire il comportamento degli altri. È molto utile per migliorare le relazioni interpersonali.
- Coaching sistemico: è orientato ai risultati, mette in relazione la persona con il suo ambiente, come elemento all'interno del suo cerchio d'azione (sistemi interconnessi) e non come entità isolata. Analizza l'impatto delle azioni compiute dalla persona, la causa/effetto e allo stesso tempo come i cambiamenti esterni influenzano il suo comportamento.
- Coaching ontologico: prende come punto di partenza l'osservazione del linguaggio verbale e corporeo della persona, delle emozioni e dei processi linguistici. Utilizza conversazioni, domande potenti e diversi strumenti di comunicazione per ampliare i concetti e scoprire le possibilità. L'accento è posto sull'ottimizzazione del linguaggio, modificando il modo in cui la persona si esprime e quindi il suo comportamento.
- Coaching cognitivo-comportamentale: analizza il modo in cui vengono elaborate le informazioni. Il modo in cui i pensieri influenzano le nostre decisioni e i nostri comportamenti e come reagiamo a ciò che ci accade. Lavora per modificare il comportamento attraverso un cambiamento di pensiero e di atteggiamento nei confronti degli ostacoli. Il suo scopo è quello di allenare le capacità cognitive della persona legate alla memoria, all'apprendimento e al pensiero per modificare il suo comportamento e il suo approccio alle situazioni.
- Coaching coercitivo: utilizza tecniche aggressive ad alto impatto emotivo ed esperienze di superamento estremo che spingono la persona al limite per ottenere una profonda trasformazione. È molto controverso, altamente manipolativo e non è legalmente regolamentato.
tipi coaching