Valutazione dello stato nutrizionale

Stato nutrizionale: è il risultato ottenuto dal rapporto tra la richiesta di nutrienti da parte dell'organismo e i nutrienti ottenuti con la dieta. È noto che sia i deficit che gli eccessi di nutrienti sono dannosi per la salute, quindi la chiave di un adeguato stato nutrizionale risiede nell'equilibrio tra l'assunzione di nutrienti e la richiesta dell'organismo.

La conoscenza dello stato nutrizionale consente di:

• Determinare l'esistenza di gruppi a rischio che mantengono abitudini alimentari inadeguate.
• Verificare la relazione tra alcuni modelli di consumo e alcune malattie cronico-degenerative.

• Conoscere lo stato nutrizionale di gruppi vulnerabili come gli anziani, i bambini e le donne durante la gravidanza e l'allattamento.

• Sviluppare politiche sanitarie volte alla prevenzione delle situazioni di rischio associate al consumo di cibo.

• Promuovere e incoraggiare l'educazione alimentare.

Lo stato nutrizionale di una persona o di un gruppo di popolazione dipende da un'ampia varietà di fattori, per cui per una valutazione accurata è necessario condurre studi da una prospettiva multipla, tra cui:

• Dietetica.

• Antropometria.

• Biochimica.

• Immunologia.

• Altri metodi.

Non sempre ci sono le risorse, né il personale preparato ad affrontare tali sfide, quindi spesso si utilizzano solo i metodi essenziali per garantire una diagnosi accettabile.

Indagini dietetiche: Le indagini dietetiche sono un metodo pratico e veloce per ottenere informazioni sull'assunzione di nutrienti da parte di un individuo o di un gruppo. I dati ottenuti sulla composizione degli alimenti possono essere confrontati con le assunzioni raccomandate e gli obiettivi nutrizionali, dove vengono valutati diversi indici che consentono di ricavare dalla dieta un criterio generale dello stato nutrizionale.

Limiti delle indagini dietetiche:

• È un metodo impreciso in termini di quantità e qualità dei nutrienti ingeriti.
• I risultati sono imprecisi perché nelle valutazioni vengono utilizzati solo i dati relativi alla dieta.

Alcuni criteri per classificare le indagini dietetiche, in base all'area in cui vengono applicate:

• Indagini nazionali.

• Indagini su famiglie o piccoli gruppi.

• Indagini individuali.

In base ai dati di assunzione rilevati, attuali o passati, prospettici. Tecniche che studiano l'assunzione attuale. Esempi:

• Analisi chimica.

• Tabelle di composizione degli alimenti (TSA).

Retrospettivo. Tecniche che studiano l'assunzione passata. Possono misurare l'assunzione immediata, recente o lontana nel tempo. Esempi:

• Richiamo di 24 ore.

• Frequenza di assunzione.

• Storia della dieta.

In base alle modalità di raccolta dei dati, sono classificati come segue:

• Indiretti: attraverso i bilanci.

• Dirette: possono essere: Registrazioni e interviste.

Misurazioni antropometriche: La determinazione della struttura e della composizione corporea viene effettuata prendendo i parametri di lunghezza e peso dell'organismo, per poi confrontarli con valori di riferimento che tengono conto dell'età, del sesso e degli stati fisiopatologici in cui si trovano gli individui.

Sebbene le misure antropometriche dipendano in larga misura da fattori genetici, sono anche legate a fattori ambientali e, all'interno di questi, l'alimentazione gioca un ruolo primordiale, soprattutto durante le fasi di crescita.

indici che possono essere calcolati dalle misure antropometriche:

• indice di massa corporea (BMI): l'indice di massa corporea permette di classificare gli individui in sottopeso, normopeso, sovrappeso e obesi, basandosi esclusivamente sull'altezza e sul peso dell'individuo.

• Spesa energetica basale (BEE): è la spesa energetica che si ha a riposo.

• Grasso corporeo: attraverso la misurazione delle pliche sottocutanee in diversi punti del corpo, è possibile stimare la massa grassa sottocutanea, che rappresenta circa il 50% della massa grassa totale.

• Massa muscolare: si effettua misurando il perimetro muscolare del braccio.

Dati biochimici: si basano sullo studio di diversi campioni biologici utilizzati per valutare lo stato nutrizionale. Sono caratterizzati da un elevato grado di obiettività grazie al rigoroso controllo di qualità richiesto in ogni laboratorio.

Tipi di analisi effettuate:

• Statiche: misurano il valore reale di un nutriente in un campione specifico. Ad esempio, misurano il ferro nel siero.

• Funzionali: determinano il contenuto di nutrienti quantificando l'attività di un enzima che dipende dal nutriente di interesse. Ad esempio, misurano l'omocisteina plasmatica.

Parametri immunologici: consistono nella misurazione di alcuni parametri immunologici che consentono di rilevare la malnutrizione in pazienti apparentemente sani. Lo stato nutrizionale influisce sul sistema immunitario, per cui è stato dimostrato che pazienti apparentemente sani, con parametri antropometrici normali, ma affetti da malnutrizione subclinica, presentano un'immunità cellulare ridotta.

Parametri immunologici analizzati:

• Conta dei linfociti T.

• Reazioni cutanee di ipersensibilità ritardata.

• Test di trasformazione linfoblastica.

• Determinazione delle immunoglobuline.

Altri metodi per determinare lo stato nutrizionale:

• Valutazione clinica dello stato nutrizionale: si utilizza quando il livello di malnutrizione specifica o generalizzata è così evidente che i segni clinici si manifestano in alcuni organi o aree del corpo come occhi, labbra, gengive, ecc.

• Test funzionali: l'esempio più caratteristico è il test di funzionalità respiratoria, utilizzato per valutare indirettamente la massa muscolare attraverso il funzionamento dei muscoli respiratori.