Trascrizione Componenti dell'autocompassione. La consapevolezza
La terza componente essenziale dell'autocompassione è la mindfulness, che in questo contesto si riferisce alla capacità di osservare i propri pensieri ed emozioni negative con una prospettiva equilibrata e senza identificarsi eccessivamente con essi.
Si tratta di riconoscere il dolore senza esserne travolti o consumati.
Osservazione equilibrata delle emozioni
Praticare la mindfulness nel contesto dell'autocompassione significa adottare un approccio equilibrato alle emozioni negative.
Si tratta di riconoscere che sono presenti e che hanno una funzione, come quella di ricordarci le cose importanti a cui teniamo.
Tuttavia, significa anche non reprimere o esagerare queste emozioni.
Non cerca di ignorare il dolore, ma non permette nemmeno al dolore di dominare completamente l'esperienza.
Si osserva con apertura e chiarezza, accettando pensieri e sentimenti così come sono, senza aggiungere giudizi o inutili drammi.
Disidentificazione. Noi non siamo le nostre emozioni
Un aspetto cruciale della mindfulness nell'autocompassione è imparare a non identificarsi eccessivamente con le emozioni negative.
Ciò significa comprendere che, sebbene si sperimenti una sensazione, non si è quella sensazione.
Ad esempio, se si prova tristezza, non significa che si è una "persona triste" in modo permane
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