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Soggetti attivi e passivi: ambito di applicazione

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Trascrizione Soggetti attivi e passivi: ambito di applicazione


Soggetti attivi: chi può essere aggressore

La legge rompe con lo schema tradizionale secondo cui le molestie provengono solo "dall'alto verso il basso".

I soggetti attivi o aggressori possono essere i dirigenti e i manager (molestie verticali discendenti), ma anche i colleghi dello stesso livello (molestie orizzontali) e persino i subordinati nei confronti di un superiore (molestie verticali ascendenti).

Inoltre, la norma contempla la figura dei "determinatori", coloro che ordinano ad altri di molestare, e dei "complici", che facilitano il comportamento.

Ciò implica che anche una persona che non insulta direttamente, ma che isola la vittima seguendo le istruzioni di un superiore, può essere soggetta a sanzioni legali.

Soggetti passivi: l'universalità della vittima

Il soggetto passivo è la persona fisica che lavora come dipendente o impiegato, sia nel settore privato che come funzionario pubblico, e che subisce l'aggressione.

La protezione è universale nell'ambito del lavoro formale; non fa distinzioni in base al tipo di contratto (a tempo determinato, indeterminato) o al livello salariale.

Dall'operaio di fabbrica al vicepresidente di un'azienda possono essere legalmente riconosciuti come vittime di molestie.

La legge mira a tutelare qualsiasi individuo che presti i propri servizi personali in condizioni di subordinazione, riconoscendo la sua intrinseca vulnerabilità rispetto alle strutture di potere dell'organizzazione.

Partecipanti e responsabilità istituzionale

Oltre agli individui, la legge coinvolge anche la persona giuridica (l'azienda o l'ente) come soggetto responsabile. L'istituzione è responsabile della prevenzione e della sanzione.

Se l'azienda è a conoscenza dei fatti e omette di agire, o se tollera i comportamenti nonostante le denunce, diventa complice per omissione o tolleranza.

Ciò trasferisce la responsabilità legale non solo all'aggressore diretto, ma anche al datore di lavoro che ha mancato al suo dovere di protezione, che può incorrere in severe sanzioni economiche e nell'obbligo di risarcire i danni causati dalla sua negligenza nella gestione del clima lavorativo.

Sintesi

Gli aggressori possono essere capi (verticale discendente), colleghi (orizzontale) o subordinati (verticale ascendente), compresi i complici che facilitano il comportamento o i determinatori che lo ordinano.

La vittima è qualsiasi lavoratore, indipendentemente dal suo grado o tipo di contratto, riconoscendo l'universalità della vulnerabilità di fronte alle strutture di potere.

L'azienda è responsabile istituzionalmente; se è a conoscenza dei fatti e omette di agire, diventa complice per tolleranza, incorrendo in sanzioni per aver mancato al proprio dovere di protezione.


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