Analisi dei casi: buone pratiche e risoluzione positiva

Buona pratica: intervento tempestivo e protezione cautelare

In una multinazionale è stato rilevato un conflitto nascente tra un manager e il suo assistente.

Prima che il conflitto degenerasse in una denuncia formale, l'azienda ha attivato una misura cautelare: ha separato funzionalmente i due (cambiando la linea gerarchica) senza influire sullo stipendio di nessuno dei due e ha avviato un'indagine preliminare riservata.

Una volta confermati i segni di abuso verbale, il manager è stato inviato a un programma di coaching correttivo con un avvertimento finale ("warning").

La vittima ha ricevuto sostegno psicologico. Sei mesi dopo, il clima lavorativo si è stabilizzato.

Il successo è stato determinato dalla rapidità di reazione: non si è aspettato di "vedere sangue" o una denuncia per agire, dando priorità alla sicurezza psicologica immediata.

Buona pratica: la sanzione esemplare all'"intoccabile"

Un'azienda tecnologica ha ricevuto una denuncia contro il suo miglior sviluppatore, un "genio" che fatturava milioni ma umiliava i junior.

Nonostante il rischio economico, l'amministratore delegato ha deciso di licenziarlo dopo aver verificato i fatti, comunicando all'azienda: "Qui contano i risultati, ma conta di più come vengono ottenuti".

Questo messaggio ha avuto un effetto potente. Il turnover del personale (che era altissimo in quel team) è diminuito drasticamente e la produttività complessiva è aumentata grazie all'eliminazione del fattore paura.

Questo caso dimostra che l'etica è redditizia a lungo termine e che nessuno deve essere al di sopra dei valori aziendali, convalidando la politica di tolleranza zero.

Buona pratica: ricostruzione del tessuto sociale dopo il licenziamento

Dopo il licenziamento di un direttore prepotente che aveva terrorizzato il suo reparto per anni, la nuova direzione non ha fatto finta che non fosse successo nulla. Ha implementato un programma di "Guarigione organizzativa".

Facilitatori esterni hanno lavorato con il team sopravvissuto per smantellare le paure acquisite, ridefinire le norme di comportamento e responsabilizzare i quadri intermedi che erano stati annullati.

Sono state organizzate sessioni di ascolto attivo in cui è stata convalidata la sofferenza passata. Il risultato è stato il recupero della fiducia istituzionale e la rinascita dell'innovazione in un team che era stato paralizzato dal tr