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La matrice Dafo

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Trascrizione La matrice Dafo


La matrice SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats and Opportunities) è un noto strumento diagnostico utilizzato da organizzazioni e imprenditori per la pianificazione strategica e per analizzare la posizione dell'azienda rispetto all'ambiente e ai concorrenti.

Non ha perso la sua importanza grazie alla sua facilità d'uso e alla sua flessibilità. Può essere utilizzato sia per analisi generali sia per un obiettivo molto specifico. Sono sicuramente queste le caratteristiche che le hanno permesso di superare i confini del mondo degli affari e di essere utilizzata dalle persone come punto di partenza per raggiungere i propri obiettivi in diversi ambiti della vita personale, accademica o professionale.

Origine della matrice SWOT

È molto probabile che conosciate (o almeno abbiate sentito parlare) della matrice SWOT. È nata negli Stati Uniti negli anni '60 e '70 del secolo scorso.

Grazie alle ricerche di un team dell'istituto di ricerca di Stanford, interessato a trovare risposte alle scarse prestazioni della pianificazione nelle aziende.

Visitarono più di 1000 aziende e intervistarono migliaia di dirigenti. Lo studio durò quasi un decennio e le sue conclusioni diedero origine al SOFT (Satisfaction, Opportunity, Failure and Threat), il diretto predecessore dello SWOT. L'obiettivo di questa analisi è conoscere lo stato reale di una situazione in un determinato momento e avere una guida per poter fare piani più efficaci.

Come funziona una matrice SWOT?

Una matrice SWOT tradizionale ha quattro quadranti. In ogni quadrante viene inserito un aspetto (debolezze, minacce, punti di forza e opportunità) e in ogni quadrante viene identificato il maggior numero possibile di fattori. L'elenco deve essere dettagliato, quindi di solito vengono coinvolte più persone per ottenere una visione più obiettiva e completa della situazione.

I fattori sono distinti in:

  • Interno: sono le debolezze e i punti di forza. Sono i fattori che fanno la differenza e che li separano dal resto. Appartengono o sono sotto il controllo del soggetto o dell'organizzazione. Sono classificati come punti di debolezza quando non contribuiscono al raggiungimento della missione o dell'obiettivo, anzi, lo ostacolano in qualche modo. I punti di forza sono tutto ciò che ci aiuta ad avere successo.
  • Esterno: sono le opportunità e le minacce. Sono i fattori esterni che possono aiutare o ostacolare la missione o l'obiettivo.

Con il risultato, si possono definire gli obiettivi strategici e sviluppare un piano per valorizzare i punti di forza, sfruttare le opportunità, ridurre le debolezze e affrontare le minacce.

Questa analisi viene solitamente effettuata solo per un determinato momento, poiché la situazione cambia nel tempo e cambia anche il comportamento delle variabili identificate.

Esiste una nuova versione, la SWOT dinamica, che mette in relazione questi fattori nel tempo (passato, presente e futuro) sulla base dell'analisi delle esperienze passate (errori e successi) e delle possibilità future.

La matrice SWOT come strumento di sviluppo personale

Dopo aver visto come funziona, è comprensibile che altri settori se ne siano appropriati e la includano tra i loro strumenti. Professionisti come educatori, psicologi e coach la utilizzano per la pianificazione di progetti, la conoscenza di sé e lo sviluppo personale.

È un mezzo in più per praticare l'autoanalisi e migliorare se stessi e raggiungere i propri obiettivi. Per identificare e scoprire i punti di debolezza e di forza all'interno di se stessi e per essere consapevoli dei rischi e delle opportunità presenti nell'ambiente.

È un'analisi che ci permette di vedere i diversi lati di una situazione e di prepararci a trovare le soluzioni migliori. Enfatizza i punti di forza come supporto principale per modificare, superare, mantenere e sfruttare le variabili identificate.

La matrice SWOT e il coaching

Nel coaching è essenziale garantire che la persona raggiunga un cambiamento positivo rispetto alla sua situazione precedente. Valorizzare lo sviluppo integrale della persona e darle gli strumenti per poter operare con successo in futuro è come parlare tra le righe, anche se gli obiettivi da raggiungere sono specifici e pratici.

La matrice SWOT è uno di questi strumenti che un coach può utilizzare, almeno come punto di partenza in una sessione iniziale. È una cosa semplice che le persone possono fare per iniziare a conoscersi meglio. Non è la più efficace a questo scopo, ma può essere fatta in poco tempo ed è utile, ad esempio, per identificare i punti di forza e di debolezza e per organizzare i propri pensieri su un particolare argomento.

Alcuni degli aspetti da tenere in considerazione quando si realizza la matrice SWOT:

  • Capacità di auto-osservazione: individuare i punti di forza e di debolezza di noi stessi non è un compito facile. Soprattutto i punti di forza, perché siamo abituati a prestare maggiore attenzione ai nostri punti deboli. Nel fare questo esercizio potete chiedere aiuto alle persone più vicine, alla famiglia e agli amici.
  • Sapere cosa fate bene e male: questo vi aiuta a essere consapevoli dei limiti che vi hanno impedito di raggiungere i vostri obiettivi, ma anche delle risorse di cui già disponete. Con cui avete superato situazioni difficili. Questo vi fa apprezzare le qualità che possedete e migliora la vostra autostima.
  • Essere consapevoli di rischi e opportunità: grazie a questa ricerca potete essere più consapevoli del contesto in cui operate. Siate consapevoli dei rischi che state correndo e scoprite vantaggi e nuove possibilità in quell'ambiente.
  • Utilizzare le info


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