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Competenze comunicative

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Trascrizione Competenze comunicative


Possediamo una qualità innata: relazionarci con gli altri, in gran parte dovuta alla nostra condizione biopsicosociale. La vita ci dona una capacità organica: possiamo parlare grazie alla bocca, alle labbra e alla voce; guardare negli occhi l'interlocutore e quindi esprimere dubbi e restituire una risposta efficace che completi il messaggio. Con questa CAPACITÀ acquisita e suscettibile di sviluppo man mano che cresciamo, ci garantiamo la capacità di parlare e di creare argomenti di conversazione, ma non è compresa nel lotto l'ABILITÀ di comunicare bene, di interpretare con certezza ciò che ci vogliono trasmettere e viceversa. In questo capitolo ci occuperemo delle abilità comunicative secondo il principio dell'immediatezza.

Principio di immediatezza.

Questo principio prende in considerazione quelle azioni o comportamenti: verbali e non verbali, utilizzati per proiettare un'immagine di vicinanza e calore all'altra persona. Siate sempre voi stessi, ma allenate questa abilità e perfezionatela. Non è una bella cosa essere "comandati a bacchetta" nei vostri incontri sociali, vero?

La comunicazione verbale comprende: il tono, l'umorismo e l'auto-rivelazione, che non è altro che l'espressione dei mondi soggettivi come coach. La comunicazione non verbale comprende: il sorriso, il tocco, lo sguardo e l'aspetto fisico. Si. Sì, l'abito scelto, soprattutto il colore, ha un'influenza sulla fiducia automatica riposta in noi.

Vicinanza.

La prossemica, nota anche come distanza fisica tra due o più individui, a seconda della situazione comunicativa, è definita come segue:

  • Distanza sociale: intesa come distanza compresa tra 120 e 360 cm. Una riunione con i colleghi di lavoro, un luogo di svago con persone che letteralmente non si conoscono.
  • Distanza personale: si intende tra i 46 e i 120 cm. Ci si trova con gli amici, i fratelli o le persone di cui ci si fida con un contatto fisico occasionale, un tocco sulla spalla, ecc.
  • Distanza intima: si misura a una distanza di 15-45 cm. Si interagisce con il partner: ci si guarda, ci si tocca, ci si bacia, ecc.

Comunicazione verbale.

Il tono di voce influisce sulla percezione emotiva, parlate lentamente, respirate bene e soprattutto pensate prima di modulare qualsiasi tono, le emozioni potrebbero emergere facilmente, gestitele! Il tono di voce valorizza un messaggio, se diciamo "ti amo" con un atteggiamento stanco mentre sbuffiamo, stravolgiamo il significato a grandi linee.

Inoltre, fate riferimento agli elementi positivi della conversazione, modellando parole appropriate che non ostacolino ma rafforzino il senso di sostegno e fiducia. Essere una persona accessibile significa mantenere sempre un atteggiamento positivo, senza indulgere in espressioni furtive di violenza o aggressione verbale.

Comunicazione non verbale.

Quando sedurre o notare che una donna è predisposta al corteggiamento? A volte ignoriamo che con uno sguardo prolungato per un tempo prudenziale, evitando di aggrottare le sopracciglia e mostrando gentilezza, oltre a essere consapevoli di quello "sguardo triangolare", alcune zone del viso su cui ci concentriamo, potrebbero aiutare a raggiungere quella vicinanza:

  • Il primo triangolo è quello tra la fronte e i due occhi. Si usa nei confronti degli estranei.
  • Il secondo triangolo: gli occhi e la punta del naso verso gli amici.
  • Il terzo triangolo: gli occhi e la bocca, è considerato il più intimo, usato nelle coppie. Rivela intimità e, lungi dall'avvicinare le persone, spiccherebbe per la sua lontananza se usato di frequente.
  • La maggior parte delle persone tende a concentrarsi sul primo triangolo negli incontri sociali o a combinarli tutti e tre in alcuni incontri formali o neutrali. La postura non può essere rigida, se qualcuno ci parla dei suoi problemi interagiamo con lui, incliniamo la testa da un lato o annuiamo.
  • Quando qualcuno ci piace, ci avviciniamo inconsciamente, a una distanza personale. La punta dei piedi, e il corpo in generale, puntano verso di voi e rimangono ricettivi, non proviamo alcuna reazione di tensione o di disagio. Le sue labbra non riescono a tracciare una linea retta. Fate nascere un sorriso naturale e non forzato. Se la situazione non giustifica nemmeno una risata, comunicate con gesti di sorpresa o di stupore.

Il tatto.

Il tatto crea un legame con l'altro, a patto che si aspetti il momento perfetto. La pelle non solo è stata uno dei primi organi a svilupparsi nel periodo embrionale, ma riceve quotidianamente centinaia e centinaia di stimoli. Quando vogliamo offrire conforto e fiducia possiamo stringere, per una durata minima, l'avambraccio, oppure dare un abbraccio, sempre facendo attenzione alla distanza personale o intima. In caso di saluto è importante che la mano non sia né fredda né calda, e nemmeno una forte stretta di mano. Nella giusta misura!

Bisogna anche tenere conto della relazione: se uno studente mette la mano sulla spalla dell'insegnante sarebbe scortese, ma se lo fa l'insegnante sarebbe un segno di avvicinamento.

Aspetto fisico.

Non c'è una seconda occasione per fare una buona prima impressione, questa frase vi ricorda qualcosa? L'aspetto che si indossa determina un'alta percentuale di impressioni positive o negative. Per ottenere un aspetto caloroso, è necessario tenere conto dei tempi, cioè dell'uso dei colori. A causa di un'associazione termica del calore e della sua direzione verso il fuoco o il ghiaccio, i colori caldi, tenendo conto di intensità più o meno elevate come il giallo, l'arancione, il rosa, il rosso e il beige, trasmettono dinamismo, allegria e attivismo. I seguenti colori si distinguono per la loro freddezza: verde, blu, viola e grigio esaltano la freddezza. State alla larga da questi colori se volete avere un aspetto cool.


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