Trascrizione Analisi dei gesti nel processo decisionale
Strofinarsi il mento (valutazione)
Quando una persona è nel mezzo di un processo decisionale, spesso compie un gesto di valutazione.
Il gesto più comune è quello di portare la mano al mento, sia per sostenerlo, accarezzarlo o strofinarlo.
Se state presentando un'offerta o una proposta e il vostro interlocutore inizia a strofinarsi il mento, è un segnale positivo.
Indica che sta considerando seriamente ciò che avete detto. Questo è un momento critico in cui non dovete interromperlo.
Dovete dargli tempo e spazio per mettere in atto la sua strategia decisionale interna, soprattutto se è una persona di natura introversa, che ha bisogno di riflettere in silenzio prima di parlare.
Individuare il "no" prima che venga detto
Il gesto di valutazione del mento è solo l'inizio; il gesto che segue la riflessione è quello che vi dirà la risposta prima che venga verbalizzata.
Se, dopo essersi strofinato il mento, la persona si appoggia allo schienale della sedia, incrocia le braccia o le gambe, o assume qualsiasi postura di chiusura, puoi essere quasi certo che la decisione è negativa per te.
Questo è il momento di agire. Dovete interrompere prima che la persona dica "No".
Una volta che una persona ha detto "no", si atterrà a quella posizione per coerenza e sarà molto più difficile farle cambiare idea.
A quel punto, dovete porre delle domande per riaprire il dialogo: "Di quali ulteriori informazioni avete bisogno?" o "Quale parte della proposta vi crea dei dubbi?".
L'importanza di avere i piedi per terra
Gli studi sulla negoziazione dimostrano che le persone che prendono decisioni importanti raramente lo fanno a gambe incrociate.
In genere assumono una postura più "ancorata", con entrambi i piedi saldamente piantati a terra.
Se il tuo interlocutore ha una postura chiusa (caviglia sul ginocchio) e inoltre tiene quella gamba con le mani, è un segno di testardaggine e inflessibilità.
Prima di chiedergli di prendere una decisione, dovete fargli "smantellare" quella posizione.
Puoi farlo in modo sottile, ad esempio offrendogli un documento o chiedendogli di guardare qualcosa sul tuo computer, costringendolo così
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