Sostegno scientifico alla dieta vegetariana

Nella seguente guida analizzeremo le principali basi scientifiche che ruotano intorno alla dieta vegetariana, passeremo in rassegna alcuni dei più importanti studi condotti sull'argomento, nonché le basi dietetico-nutrizionali su cui si fonda questo stile alimentare.

Molte delle diete che sono diventate popolari nel corso del tempo non sono riconosciute dalla comunità scientifica internazionale, ma nel caso della dieta vegetariana abbiamo diversi studi che mettono in luce aspetti interessanti e che sono serviti da motivazione per molte persone nella scelta di adottare o meno questo tipo di alimentazione.

Riduzione del rischio di cancro: studi condotti dall'Università di Oxford hanno messo in evidenza la dieta vegetariana e le sue proprietà salutari nei confronti dello sviluppo di malattie tumorali. Su un campione di quasi mezzo milione di persone, è stato dimostrato che il consumo di carne favorisce lo sviluppo di alcune patologie tumorali, mentre il vegetarianismo ridurrebbe di quasi il 15% le probabilità di soffrire di queste malattie.

Posizione dell'American Dietetic Association: L'American Dietetic Association sostiene apertamente il consumo di una dieta vegetariana per le sue proprietà salutari quando si tratta di combattere l'aumento del colesterolo, controllare la pressione sanguigna, l'ipertensione e combattere il diabete.

L'associazione sottolinea che la dieta vegetariana può essere ricca di sostanze nutritive ed è consigliata a persone di tutte le età, sottolineando i benefici derivanti dall'abbandono dell'assunzione di carne.

Riduzione delle malattie coronariche: studi pubblicati dal British Medical Journal hanno evidenziato i risultati della dieta vegetariana nella riduzione delle malattie coronariche. Vale la pena di notare che la malattia coronarica è caratterizzata dal fatto di colpire direttamente il cuore, essendo la patologia cardiaca più diffusa negli Stati Uniti. L'arteriosclerosi e l'angina pectoris sono tra le più note.

Lo studio citato in precedenza ha dimostrato che chi seguiva una dieta strettamente vegetariana aveva meno probabilità di soffrire di queste malattie.

Alcune critiche alla dieta vegetariana: lo studio pubblicato sul "British Medical Journal" intendeva fornire prove degli aspetti positivi del consumo di verdure, ma i ricercatori hanno scoperto con sorpresa che mentre le malattie coronariche diminuivano, le malattie cerebrovascolari aumentavano. Si tratta di un aspetto in qualche modo allarmante, perché quello che sembrava essere un risultato positivo per la salute, ora si è invertito in modo significativo, tanto che i ricercatori coinvolti in questo studio hanno finito per evidenziare che per quanto riguarda gli aspetti salutistici tutto sembrava indicare che una dieta equilibrata fosse l'opzione migliore.

Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si è pronunciata a favore della dieta vegetariana. Gli studi condotti dall'OMS e dai suoi comitati di esperti evidenziano una forte critica alla dieta vegetariana. Essi sostengono che è un grave errore nutrizionale ignorare gli alimenti di origine animale, poiché l'organismo umano ha bisogno di nutrienti provenienti dalla carne animale.

In ogni caso, sconsigliano di sostenere questa dieta come stile alimentare e sostengono un'alimentazione equilibrata.

L'ONU, invece, dispone di rapporti che dimostrano i benefici che l'umanità trarrebbe se adottassimo una dieta vegetariana su larga scala. Questi benefici sono associati alla soluzione della carenza alimentare globale, in quanto il vegetarianismo è più facile da sostenere e sarebbe una risposta semplice alla mancanza di alimenti come la carne, che oggi sono considerati necessari per l'organismo umano. La verità è che, sebbene l'ONU abbia ragione, queste argomentazioni non hanno peso quando si tratta di nutrizione e salute, quindi risolvere la carenza di cibo in questo modo non garantisce che questa dieta sia sana o raccomandata come stile alimentare sano.