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Disturbo esibizionistico

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Trascrizione Disturbo esibizionistico


Il disturbo esibizionista, classificato come disturbo parafilico, è caratterizzato da una ricorrente e intensa eccitazione sessuale associata all'atto di mostrare i genitali ad altri senza il loro consenso. Questo comportamento, che può avere conseguenze legali e sociali significative, solleva domande intriganti sulla natura del desiderio sessuale e sulla psicologia sottostante.

In questa sessione, esploreremo le dimensioni del disturbo esibizionista, dalle sue caratteristiche cliniche alle possibili cause e strategie di intervento.

Definizione e caratteristiche cliniche

Il disturbo esibizionistico viene diagnosticato quando una persona sperimenta, per almeno sei mesi, ricorrenti e significativi impulsi sessuali, manifestati esponendo i propri genitali a persone non consenzienti.

Questo comportamento, spesso associato a una gratificazione sessuale immediata, può causare un disagio significativo o un'interferenza in aree importanti della vita dell'individuo.

L'esatta prevalenza del disturbo esibizionistico è difficile da determinare a causa della natura clandestina di molti di questi comportamenti. Tuttavia, si stima che colpisca più i maschi che le femmine e che si manifesti di solito nell'adolescenza o nella prima età adulta.

Le variazioni culturali negli atteggiamenti verso il sesso e la nudità possono influenzare l'espressione di questo disturbo, ma rimane un fenomeno globale.

Dinamiche psicologiche del comportamento esibizionista

  • Impulsività e gratificazione immediata: La natura impulsiva del comportamento esibizionista suggerisce l'incapacità di resistere agli impulsi sessuali. La gratificazione istantanea ottenuta attraverso l'atto può fornire all'individuo una fuga temporanea dalle tensioni sottostanti o dall'insoddisfazione emotiva.
  • Sconnessione tra fantasia e realtà: per molti individui con disturbo esibizionistico, c'è una disconnessione tra le fantasie sessuali e le conseguenze reali delle loro azioni. Questo fenomeno solleva domande intriganti su come la mente umana possa separare l'eccitazione sessuale dalle implicazioni legali ed etiche del comportamento.
  • Fattori di rischio: Sono stati identificati diversi fattori di rischio associati al disturbo esibizionistico. Una storia di abuso sessuale, la presenza di altri disturbi mentali e la mancanza di capacità di coping efficaci possono contribuire allo sviluppo e al mantenimento di questo comportamento.

Cause sottostanti

L'eziologia del disturbo esibizionistico è complessa e sfaccettata. Si ipotizza che fattori biologici, psicologici e sociali possano interagire per predisporre una persona a sviluppare questo disturbo.

La ricerca suggerisce che le anomalie nella struttura e nella funzione del cervello, in particolare nelle aree legate alla regolazione degli impulsi e alla risposta sessuale, possano giocare un ruolo nello sviluppo del disturbo esibizionistico. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno queste connessioni.

La teoria psicoanalitica suggerisce che i disturbi parafilici possono derivare da conflitti irrisolti durante lo sviluppo psicosessuale. Le esperienze traumatiche, soprattutto nell'infanzia, possono influenzare la formazione di modelli di comportamento sessuale disfunzionali.

Anche le norme sociali e le aspettative sul sesso e sulla nudità possono contribuire al disturbo esibizionistico. La mancanza di un'adeguata educazione sessuale e la pressione culturale a reprimere l'espressione sessuale possono portare a conflitti interni e a manifestazioni anomale del desiderio.

Valutazione e diagnosi

La diagnosi di disturbo esibizionistico si basa sulla valutazione clinica di professionisti della salute mentale. La storia clinica, un colloquio dettagliato e l'osservazione del comportamento sono componenti fondamentali per determinare la presenza del disturbo e il suo impatto sulla vita dell'individuo.

L'approccio al disturbo esibizionistico prevede una combinazione di interventi psicoterapeutici e, in alcuni casi, un trattamento farmacologico.

  • Terapia


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