Trascrizione Tipologie di violenza: fisica, verbale e non verbale
La violenza fisica nell'ambiente di lavoro
Questa è la manifestazione più visibile, allarmante e pericolosa dell'aggressività sul lavoro.
Non si limita solo a colpire una persona, ma include qualsiasi contatto fisico indesiderato, come spinte, afferrare, forti pacche sulla schiena con l'intento di intimidire o persino bloccare fisicamente il passaggio di un dipendente in un corridoio.
Comprende anche la violenza contro la proprietà, come colpire con rabbia un tavolo, lanciare oggetti (anche se non colpiscono la persona) o distruggere strumenti di lavoro.
Ad esempio, se un supervisore, in un impeto di rabbia per un errore di produzione, lancia una cartella pesante contro il muro vicino a un dipendente, sta esercitando violenza fisica intimidatoria.La politica deve vietare severamente l'uso della forza fisica.
Violenza verbale e psicologica
La violenza verbale è spesso il precursore di altre forme di aggressione ed è, purtroppo, la più comune e normalizzata negli ambienti di lavoro.Comprende urla, insulti, uso di parolacce e soprannomi degradanti.
Tuttavia, include anche forme più sottili e corrosive come il sarcasmo offensivo, le critiche costruttive costanti di fronte ai colleghi o l'interruzione sistematica quando la vittima cerca di parlare.
Consideriamo un capo che durante le riunioni si riferisce alle proposte di un collega come "sciocchezze" o "assolute perdite di tempo" con un tono aggressivo e sprezzante.
Il danno in questo caso non è fisico, ma la ripetizione di questi comportamenti verbali erode l'autostima e genera paralisi.
Violenza non verbale e gestuale
Spesso sottovalutata perché silenziosa, la violenza non verbale può essere intimidatoria quanto un urlo.
Si manifesta attraverso gesti minacciosi, sguardi fissi intimidatori, sospiri esagerati di disprezzo quando qualcuno parla o atti di esclusione come ignorare deliberatamente un saluto (il trattamento del silenzio).
Nell'era digitale, questo si estende all'invio di immagini offensive o all'uso di emoticon inappropriate che suggeriscono violenza o derisione nelle chat di gruppo.
Un esempio potrebbe essere quello di una coordinatrice che, ogni volta che un determinato dipendente prende la parola, alza gli occhi al cielo e guarda ostentatamente il suo cellulare per dimostrare disinteresse e mancanza di rispetto.
Sommario
La violenza fisica è la più allarmante e comprende contatti indesiderati e aggressioni contro la proprietà, come colpire tavoli o lanciare oggetti per intimidire il dipendente.
La violenza verbale, molto comune e normalizzata, comprende urla e insulti, ma anche sarcasmo offensivo e critiche distruttive sistematiche che minano l'autostima della vittima.
La violenza non verbale include gesti minacciosi, sguardi intimidatori e atti di esclusione sociale, che si estendono all'ambito digitale attraverso l'uso di emoticon inappropriate o offensive.
tipologie di violenza fisica verbale e non verbale