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Impatto psicologico: stress post-traumatico e fenomeno di paralisi

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Trascrizione Impatto psicologico: stress post-traumatico e fenomeno di paralisi


Disturbo da stress post-traumatico (PTSD)

Il PTSD è spesso associato ai veterani di guerra o ai sopravvissuti a catastrofi, ma l'evidenza clinica dimostra che le vittime di gravi molestie sul lavoro presentano una sintomatologia identica.

L'esposizione continua all'aggressione provoca una profonda alterazione della chimica cerebrale e del sistema nervoso.

La vittima rivive gli episodi di umiliazione attraverso flashback intrusivi e incubi ricorrenti.

Vive in uno stato di costante ipervigilanza, sussultando a qualsiasi stimolo (un telefono che squilla, una mail in arrivo), anticipando un nuovo attacco.

Questo logorio impedisce il riposo ristoratore e mantiene il corpo in uno stato di allerta tossica permanente che erode la salute cardiovascolare e immunitaria.

La risposta di paralisi e l'impotenza appresa

Uno dei fenomeni più incompresi è la "paralisi" della vittima. Gli osservatori esterni spesso chiedono: "Perché non si è difesa?" o "Perché non ha denunciato prima?".

La risposta fisiologica a un pericolo inevitabile e costante non è sempre la lotta o la fuga; spesso è il congelamento. Il cervello, sopraffatto dal terrore e dalla confusione, si blocca.

Si sviluppa la "passività appresa": la vittima arriva a credere, dopo molteplici tentativi falliti di difesa, che nulla di ciò che fa cambierà il risultato.

Questa passività non è consenso né debolezza; è un meccanismo di sopravvivenza biologico di fronte a un ambiente percepito come assolutamente ostile e senza via d'uscita.

Somatizzazione e rottura del progetto di vita

Il danno non rimane limitato alla sfera lavorativa, ma invade tutti gli ambiti della vita. Il corpo "parla" ciò che la bocca tace: compaiono disturbi gastrointestinali, dermatologici, dolori cronici ed emicranie.

A livello personale, la vittima tende a diventare irritabile, introversa o depressa, il che deteriora i suoi rapporti familiari e di coppia, perdendo così la sua rete di sostegno sociale proprio quando ne ha più bisogno.

Si verifica una rottura del progetto di vita e professionale: la persona perde fiducia nelle proprie capacità, dubita del proprio valore e può impiegare anni per ricostruire la propria identità professionale, sentendo che la sua carriera è stata ingiustamente interrotta.

Sintesi

Le vittime di molestie gravi sviluppano un disturbo da stress post-traumatico (PTSD), soffrendo di flashback, incubi e ipervigilanza costante che alterano profondamente il loro sistema nervoso e la loro salute.

La "paralisi" o impotenza appresa è una risposta fisiologica di blocco di fronte al terrore, in cui la vittima crede che nessuna difesa potrà cambiare il risultato ostile.

Il danno trascende l'ambito lavorativo, provocando somatizzazione fisica e rottura del progetto di vita, influenzando le relazioni familiari e distruggendo la fiducia nella propria identità professionale.


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