Trascrizione ATTUAZIONE DELLE POLITICHE E FORMAZIONE
REDIGERE UNA POLITICA ANTI-MOLESTIE EFFICACE E CONFORME ALLA LEGGE
Il datore di lavoro ha l'obbligo fondamentale di redigere, adottare e diffondere una politica di prevenzione delle molestie sessuali che soddisfi o superi gli standard legali (come la legge POSH o le normative statali di New York/Delaware citate come riferimento rigoroso).
Tale politica non può essere un documento generico, ma deve definire chiaramente cosa si intende per molestie sessuali con esempi pertinenti al settore, stabilire che si tratta di una condotta punibile, specificare i canali di segnalazione (comprese le opzioni anonime) e garantire esplicitamente la protezione contro le ritorsioni.
Deve essere accessibile, tradotta se necessario, e consegnata a ogni nuovo dipendente. Se Thomas Jefferson redigesse la politica aziendale, dovrebbe assicurarsi che funzionasse come una "Dichiarazione dei diritti" del dipendente. Non sarebbe sufficiente dire "comportatevi bene".
Il documento dovrebbe specificare: "L'invio di meme offensivi o il contatto fisico non richiesto comporterà il licenziamento".
Inoltre, dovrebbe includere un modulo standardizzato per i reclami e i nomi dei membri del comitato investigativo.
Una politica vaga è una difesa legale debole; una politica dettagliata e solida è il primo scudo dell'organizzazione.
STRATEGIE DI COMUNICAZIONE INTERNA E SENSIBILIZZAZIONE CONTINUA
La politica è inutile se rimane archiviata in un cassetto. L'attuazione richiede una campagna di comunicazione vivace.
Ciò include l'affissione di poster nelle aree comuni con le informazioni del comitato, la discussione dell'argomento durante le riunioni del team ("Safety Moments") e la formazione obbligatoria e periodica.
La formazione non deve essere un semplice "tick in the box"; deve essere interattiva, in presenza o virtuale, utilizzando casi di studio e scenari reali affinché i dipendenti ne comprendano le sfumature.
I leader devono ricevere una formazione aggiuntiva e specifica su come gestire i reclami e individuare i segnali precoci.
Se il filosofo Socrate fosse responsabile della formazione, non si limiterebbe a tenere una noiosa conferenza.
Utilizzerebbe il metodo socratico, ponendo dilemmi etici ai dipendenti: "Cosa fareste se vedeste un cliente molestare una receptionist?".
La formazione deve essere ripetuta ogni anno o ogni due anni per aggiornare le conoscenze e affrontare nuove sfide, come il molestie digitali.
La costanza nella sensibilizzazione dimostra il reale impegno dell'azienda al di là della semplice conformità minima.
MONITORAGGIO DEL CLIMA LAVORATIVO E AUDIT DI SICUREZZA
La prevenzione richiede una misurazione. L'organizzazione deve effettuare audit periodici e sondaggi sul clima lavorativo (spesso chiamati sondaggi sulla "dignità sul lavoro") per valutare se le politiche stanno funzionando.
Questi strumenti anonimi possono rivelare "punti ciechi" o reparti in cui il bullismo è un segreto di Pulcinella ma nessuno lo denuncia formalmente.
È inoltre necessario analizzare i dati di uscita (colloqui di dimissioni) per individuare se il turnover del personale è legato a un ambiente tossico non segnalato.
Se l'infermiera e statistica Florence Nightingale fosse a capo della strategia delle risorse umane, utilizzerebbe i dati per salvare l'organizzazione.
Se n
attuazione delle politiche e formazione