Trascrizione ANALISI DEI CASI: RELAZIONI DI POTERE
CASO DI STUDIO: IL SUPERVISORE E LA PROMOZIONE CONDIZIONATA
Analizziamo un classico scenario di Quid Pro Quo. Immaginiamo che Napoleone Bonaparte, nel suo ruolo di Direttore Generale, insinui alla sua subordinata, la stratega Giovanna d'Arco, che la sua promozione a Comandante dipende dalla sua disponibilità a "cenare" con lui nella sua residenza privata.
Sebbene Giovanna, motivata dall'ambizione o dalla paura di vedere la sua carriera stagnare, accetti inizialmente queste "cene" e mantenga una relazione intima, la dinamica di potere vizia il consenso.
Se mesi dopo Giovanna decide di porre fine alla relazione e Napoleone, per ritorsione, la degrada di grado o le dà una valutazione negativa, ci troviamo di fronte a un chiaro caso di molestia sessuale illegale.
La lezione per il management è che l'argomento "è stato consensuale" è estremamente debole quando esiste una gerarchia diretta.
L'accettazione di favori sessuali con la promessa di benefici lavorativi (o la minaccia di perderli) non esonera dalla responsabilità né il molestatore né l'azienda.
Legalmente, la molestia persiste perché la condizione di lavoro è stata alterata in base al sesso.
L'azienda è strettamente responsabile per gli atti dei suoi supervisori che abusano dell'autorità delegata per costringere i subordinati.
ANALISI DELLA RESPONSABILITÀ AZIENDALE DI FRONTE ALL'INAZIONE
Esaminiamo un caso di negligenza istituzionale. Supponiamo che alla corte della regina Vittoria (il datore di lavoro), una dama di compagnia riferisca che il duca di Wellington la tocca in modo inappropriato.
La direzione controlla le telecamere di sicurezza (CCTV), non vede alcuna aggressione fisica violenta e decide che "non è grave", chiudendo il caso senza alcuna sanzione. Qualche tempo dopo, il comportamento degenera in un'aggressione più grave.
In questo scenario, l'"azienda" (la Corona) sarebbe legalmente responsabile non solo per le molestie, ma anche per la sua inazione.
La giurisprudenza e gli studi di casi dimostrano che se il datore di lavoro riceve una denuncia e non la indaga in modo approfondito o non adotta misure preventive efficaci, diventa complice.
La difesa "non sapevamo che sarebbe degenerata" non è valida se ci sono state segnalazioni precedenti ignorate.
La direzione deve agire al primo segnale di allarme, applicando misure disciplinari preventive per evitare la responsabilità vicaria per negligenza nella protezione del dipendente.
LEZIONI APPRESE DA SENTENZE GIUDIZIARIE RILEVANTI
I precedenti legali sottolineano che le molestie possono verificarsi anche dopo la fine di una relazione consensuale.
Se Marco Antonio e Cleopatra hanno avuto una relazione sentimentale volontaria sul posto di lavoro, ma al termine Cleopatra gli chiede di smettere e lui insiste con regali, messaggi e persecuzioni, il comportamento si trasforma in molestia (stalking).
Il tribunale non giudica il passato sentimentale, ma il comportamento presente "indesiderato".
Per le commissioni investigative, ciò implica che non devono respingere una denuncia sulla base della precedente storia sentimentale delle parti.
analisi dei casi relazioni di potere