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Gesti di nervosismo e autoconsolazione (agitarsi)

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Trascrizione Gesti di nervosismo e autoconsolazione (agitarsi)


Eccesso o assenza di movimento

Il nervosismo è una delle emozioni più facili da individuare, poiché le persone hanno grandi difficoltà a nasconderlo.

Si manifesta in due modi opposti: o un eccesso di movimento (noto come fidgeting) o una totale assenza di movimento (congelamento).

L'eccesso di movimento è il più comune: una persona in una riunione che non smette di muovere ritmicamente la gamba, gioca costantemente con una penna o manipola i bottoni dei propri vestiti.

È vero anche il contrario: la persona che è così nervosa da rimanere completamente immobile, come una statua, sulla sedia. Entrambi gli estremi indicano un alto livello di tensione interna.

Grattarsi (braccia, viso, gambe)

Quando ci sentiamo nervosi o a disagio, aumentiamo la frequenza con cui tocchiamo il nostro corpo.

Questi gesti ci confortano e aiutano a ridurre il livello di stress e ansia. Grattarsi è un modo comune di auto-confortarsi.

Quando le persone non si sentono a proprio agio, tendono a grattarsi il braccio, il viso, la nuca o le gambe.

Ovviamente, un singolo grattarsi non significa nulla; la persona potrebbe semplicemente avere prurito.

Ma se il gesto si ripete, specialmente in un contesto di forte pressione come un colloquio di lavoro, è un chiaro segno di disagio.

Riepilogo

Il nervosismo è una delle emozioni più facili da individuare. Si manifesta in due modi opposti: un eccesso di movimento (fidgeting) o una totale assenza di movimento (congelamento).

L'eccesso di movimento è il più comune: muovere ritmicamente la gamba o giocare con una penna. Anche il congelamento totale indica un alto livello di tensione interna.

Quando siamo nervosi, aumentiamo la frequenza con cui tocchiamo il nostro corpo per consolarci. Grattarsi ripetutamente è un chiaro segno di disagio.


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