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Fotografia terapeutica

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Trascrizione Fotografia terapeutica


Definizione e fondamenti

La fotografia terapeutica è un intervento o un insieme di tecniche che utilizza la creazione, l'osservazione e il dialogo su immagini fotografiche (proprie o altrui) come strumento all'interno di un processo psicoterapeutico.

È fondamentale comprendere che non si tratta di una disciplina terapeutica in sé (come può essere l'arte terapia, che ha una formazione specifica regolamentata), ma di uno strumento che può essere utilizzato da psicologi, assistenti sociali e terapeuti per facilitare l'espressione e l'esplorazione.

Il fondamento di questa tecnica è duplice.

In primo luogo, l'immagine (la metafora visiva) può esprimere emozioni complesse (trauma, lutto, ansia) che il paziente non è in grado o non osa verbalizzare.

In secondo luogo, l'atto stesso di fotografare (scegliere, inquadrare, mettere a fuoco) è un atto di consapevolezza che permette al paziente di riesaminare il proprio mondo e la propria narrativa.

L'obiettivo non è la qualità estetica della foto, ma il processo di creazione e il significato che il paziente le attribuisce.

Tecniche e modalità principali

La fototerapia viene applicata in vari modi, adattandosi al paziente e all'obiettivo terapeutico:

Foto scattate dal paziente: è la tecnica più comune. Il terapeuta assegna un "compito" o un tema, come "Fotografa ciò che per te significa la 'solitudine'" o "Fotografa il tuo 'luogo sicuro'".

Il paziente scatta le foto tra una seduta e l'altra e poi le porta in terapia per utilizzarle come punto di partenza per il dialogo.

Autoritratti: si lavora sull'immagine di sé, l'autostima e l'identità. Non si tratta di selfie, ma di esplorazioni consapevoli di come il paziente vede se stesso, utilizzando specchi, ombre o approcci simbolici.

Foto del paziente (album di famiglia): si utilizzano foto della storia di vita del paziente (album di famiglia) per esplorare le dinamiche familiari, i ruoli, i segreti, la storia personale e come il passato influenzi il presente.

Proiezione di foto: il paziente seleziona foto (da cartoline, riviste o internet) che evocano in lui un'emozione.

Descrivendo perché ha scelto quella foto, il paziente sta in realtà proiettando i propri sentimenti e conflitti interni sull'immagine, rendendo più facile la loro verbalizzazione.

Obiettivi e benefici terapeutici

L'obiettivo principale della fotografia terapeutica è facilitare la comunicazione e l'introspezione.

La foto funge da "oggetto ponte", un terzo elemento nella terapia che devia la pressione della conversazione diretta ("parla del tuo trauma") e la concentra su qualcosa di tangibile ("parliamo di questa foto"). Questo riduce le resistenze del paziente.

I benefici sono molteplici: esternalizza i problemi (il paziente vede la sua "depressione" come un'immagine, separata da sé stesso), favorisce un cambiamento di prospettiva (l'atto di "inquadrare"


fotografia terapeutica

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