Trascrizione 10 consigli di base contro il cyberbullismo
Prevenzione proattiva: privacy e impronta digitale
I primi consigli di base si concentrano sulla prevenzione, ovvero sulla riduzione delle opportunità dell'aggressore prima che agisca. Il consiglio fondamentale è quello di configurare la privacy.
Tutti i social network e le applicazioni consentono di limitare chi può vedere i contenuti. Gli account devono essere in modalità "privata", non "pubblica".
Ciò significa che solo gli amici o i follower accettati manualmente possono vedere le foto e i post. A questo proposito, il secondo consiglio è quello di non aggiungere sconosciuti.
Accettare richieste di amicizia da profili che non si conoscono nella vita reale apre la porta a potenziali aggressori o profili falsi.
Il terzo consiglio è quello di riflettere prima di pubblicare.
È necessario ricordare al minore che tutto ciò che viene caricato su Internet (foto, opinioni, video) crea un'"impronta digitale" che è quasi impossibile da cancellare e che può essere utilizzata contro di lui in futuro.
Azione immediata in caso di bullismo
Quando il cyberbullismo è già in atto, i consigli si concentrano sulla gestione della crisi.
Il consiglio più importante e allo stesso tempo più difficile da seguire è: "Non rispondere all'aggressore".
Rispondere (insultando, difendendosi) è esattamente ciò che il molestatore cerca: una reazione. Alimentare il troll non fa altro che intensificare il bullismo.
Il quinto consiglio è "Blocca immediatamente". L'uso dello strumento di blocco impedisce all'aggressore di ricontattarti da quell'account.
Il sesto consiglio è "Conserva le prove". Non cancellare mai messaggi, commenti o immagini offensive.
L'impulso è quello di eliminarli per non vederli, ma quelle sono le prove necessarie per la denuncia. È necessario fare degli screenshot.
E il settimo, e più cruciale, è "Chiedi aiuto a un adulto". Il cimebracoso non è qualcosa che un minore può o deve gestire da solo.
Responsabilità collettiva ed empatia
Gli ultimi consigli fanno appello alla responsabilità come membri di una comunità digitale. L'ottavo consiglio è "Non essere complice".
Se ricevi contenuti umilianti su un compagno, non condividerli, non mettere "mi piace" e non partecipare al gruppo in cui vengono diffusi. Essere un osservatore passivo che inoltra è essere parte del problema.
Il nono consiglio è l'evoluzione del precedente: "Sii un difensore". Se vedi un'ingiustizia, sostieni la vittima (in pubblico se è sicuro, o in privato) e segnala il contenuto sulla piattaforma stessa.
Infine, il decimo consiglio è la regola d'oro della convivenza digitale: "Rispetta gli altri".
Non fare su Internet ciò che non faresti di persona e tratta gli altri come vorresti essere trattato.
Riepilogo
I consigli chiave per la prevenzione includono la protezione della privacy (account "privati"), non aggiungere sconosciuti e pensare sempre prima di pubblicare, ricordando che l'impronta digitale è permanente
Se si verifica un caso di molestia, la regola d'oro è "Non rispondere e non cancellare". È necessario bloccare l'aggressore, conservare le prove (screenshot) e, soprattutto, raccontarlo a un adulto.
Infine, è fondamentale non diventare complici. Non condividere mai contenuti umilianti, sostieni la vittima se ne sei testimone e tratta sempre gli altri in rete con lo stesso rispetto che esigi per te stesso.
consigli di base contro il cyberbullismo