Empowerment e pratica deliberata

Ridefinire il potere e l'autonomia

L'empowerment non deve essere inteso come l'esercizio del potere sugli altri, ma come la capacità di agire liberamente, controllare le proprie risorse e prendere decisioni indipendenti.

Nel contesto dell'uguaglianza, l'empowerment implica fornire ai gruppi emarginati (donne, minoranze) gli strumenti per sfidare le strutture che li limitano.

Il vero empowerment cerca il "potere di": potere di nutrire, di crescere interiormente, di esercitare la giustizia e di controllare i propri impulsi.

L'istruzione gioca un ruolo centrale in questo senso, ma non qualsiasi tipo di istruzione: è necessario un apprendimento che promuova il pensiero critico, l'autostima e la capacità di mettere in discussione lo status quo.

L'empowerment è un processo continuo, un viaggio di andata e ritorno in cui, rafforzando la nostra autonomia, siamo meglio attrezzati per responsabilizzare gli altri.

La neuroscienza della maestria

Per consolidare qualsiasi nuova abilità, che si tratti di leadership inclusiva o di competenza tecnica, è necessaria la pratica.

A livello cerebrale, la pratica ripetitiva influisce sulla sostanza bianca, in particolare attraverso la mielinizzazione degli assoni.

La mielina agisce come l'isolamento di un cavo elettrico: più strati si formano attraverso la ripetizione, più veloce ed efficiente è la trasmissione del segnale nervoso.

Quella che chiamiamo "memoria muscolare" è, in realtà, l'ottimizzazione di queste autostrade neuronali. Tuttavia, la ripetizione meccanica non è sufficiente.

È necessaria una "pratica deliberata": consapevole, mirata e diretta a migliorare specifiche debolezze.

I consigli pratici includono ridurre al minimo le distrazioni digitali (il cervello impiega tempo a rifocalizzarsi) e praticare "al rallentatore" per garantire la precisione prima di aumentare la velocità. Inoltre, la visualizzazione mentale dettagliata è uno strumento potente.

Studi, come quelli condotti su musicisti o atleti, dimostrano che immaginare l'esecuzione perfetta di un compito attiva circuiti neurali simili all'esecuzione fisica, rafforzando l'apprendimento senza muovere un muscolo.

Sommar