Trascrizione Pratiche per onorare i sentimenti. Diario e autocompassione
Tenere un diario come strumento di chiarezza e sviluppo
Un altro modo molto efficace per gestire lo stress e aumentare la nostra resilienza è tenere un diario per annotare i nostri pensieri e sentimenti.
Questa pratica, che puoi fare a mano o al computer, è un ottimo strumento per il tuo sviluppo personale e il tuo benessere emotivo.
Tenere un diario regolarmente può aiutarti ad acquisire chiarezza, ridurre lo stress, fissare obiettivi ed esprimerti in modo creativo.
Ti consente anche di identificare schemi di pensiero, monitorare i tuoi progressi e ottenere preziose informazioni sulla tua crescita come persona.
È uno spazio sicuro in cui puoi elaborare le tue emozioni senza giudizio, permettendoti di comprenderle meglio e di impedire che si accumulino e causino disagio.
L'autocompassione come pilastro della resilienza
L'autocompassione è un'altra pratica fondamentale per onorare i nostri sentimenti e implica l'applicazione della compassione che diamo agli altri a noi stessi.
Questo concetto è una parte molto importante di resilienza, perché siamo tutti esseri umani imperfetti e commetteremo errori, falliremo e ci sentiremo in imbarazzo.
La domanda chiave da porci è come ci trattiamo quando riconosciamo i nostri fallimenti, le nostre debolezze e i nostri inevitabili errori.
Piuttosto che punirci, l'autocompassione ci invita a trattarci con la stessa gentilezza che offriremmo a un buon amico che sta attraversando un momento difficile.
L'antidoto all'autocritica distruttiva
Molti di noi sono molto duri con se stessi quando non soddisfano le aspettative, quando facciamo qualcosa di sbagliato o quando subiamo qualche forma di critica.
Tendiamo a vedere cosa c'è che non va e a usare le critiche e un dialogo interiore molto duro per punirci, pensando erroneamente che questo ci motiverà a migliorare.
Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che un approccio molto più gentile non solo è meno stressante, ma promuove anche una maggiore crescita e resilienza.
L'autocritica distruttiva ci tiene intrappolati in un ciclo di negatività e vergogna, mentre l'autocompassione apre le port
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