Pilastro 3. Coltivare le relazioni. Riconoscere la nostra comune umanità

Il terzo pilastro: il bisogno umano di connessione

Il terzo pilastro per costruire la resilienza è coltivare le proprie relazioni, poiché la verità è che tutti abbiamo bisogno delle persone.

Il punto di partenza per costruire queste relazioni sociali è iniziare riconoscendo la nostra profonda e comune umanità condivisa.

Sebbene questo possa sembrare un concetto molto astratto, voglio suggerire che in realtà è assolutamente di vitale importanza per il nostro benessere e la nostra forza.

Questo pilastro ci invita a spostare l'attenzione da noi stessi agli altri, comprendendo che la connessione è una delle maggiori fonti di forza.

Il falso senso di isolamento nella sofferenza

Nel mezzo delle nostre difficoltà uniche, tendiamo spesso a dimenticare la nostra connessione con gli altri e a sentirci completamente isolati.

Abbiamo la tendenza a isolarci emotivamente, soprattutto quando portiamo segreti o fardelli, il che aumenta il nostro disagio.

Caddiamo nell'errata convinzione che gli altri in qualche modo se la passino molto meglio di noi, il che rende ci sentiamo ancora più soli.

Questa sensazione di solitudine ci impedisce di cercare il supporto di cui abbiamo bisogno, poiché pensiamo che nessuno possa capire cosa stiamo attraversando in quel momento.

Scoprire di non essere soli

Una delle scoperte più curative che possiamo fare è renderci conto che, in realtà, non siamo soli nelle nostre lotte e nel nostro dolore.

La verità è che tutti noi, come esseri umani, abbiamo attraversato momenti difficili nel corso della nostra vita, senza eccezioni.

Molti di noi sono cresciuti in famiglie imperfette o dure e portiamo ancora dentro di noi le cicatrici lasciate dal nostro passato.

Tutti noi, indipendentemente dalla nostra condizione, falliamo, commettiamo errori e sperimentiamo stress, difficoltà e persino sofferenza come parte naturale della nostra esistenza.

È fantastico poter portare le nostre prove alla luce del sole, perché così facendo non solo guariamo, ma riconosciamo anche la nostra comune umani