Trascrizione Comprendere i pregiudizi: la sfida del pensiero Sistema 1 vs Sistema 2
Introduzione: la grande sfida del pregiudizio predittivo
Una delle sfide più grandi nel processo di reclutamento e selezione è l'impatto dei nostri pregiudizi predittivi.
Questi pregiudizi sono scorciatoie mentali che il nostro cervello utilizza per elaborare rapidamente le informazioni, ma che spesso ci portano a formulare giudizi o prendere decisioni basate su stereotipi o informazioni incomplete, anziché su dati oggettivi.
Questo processo mentale automatico rappresenta una sfida significativa per ottenere una selezione del personale equa ed efficace.
I pregiudizi comuni in azione
Quando si valutano i candidati, soprattutto nelle fasi iniziali o guardando una semplice immagine, entrano in gioco numerosi pregiudizi in modo quasi istantaneo.
Possiamo essere influenzati da stereotipi associati all'aspetto fisico, alle dimensioni o allo sfondo di un'immagine, al sesso, all'etnia, all'età (supponendo, ad esempio, che un apprendista debba essere giovane), al fatto che la persona sorrida o meno, tra molti altri fattori.
Questi giudizi si formano automaticamente e sono difficili da controllare consapevolmente.
Riconoscere la loro esistenza è il primo passo per mitigarne l'impatto negativo sull'obiettività del processo di selezione.
Pensiero Sistema 1 vs. Sistema 2: due modi di elaborare
Per comprendere meglio come funzionano i pregiudizi, è utile ricorrere al concetto di Sistema 1 e Sistema 2 di pensiero, reso popolare dall'economia comportamentale.
Questi due sistemi descrivono approcci diversi che il nostro cervello utilizza per prendere decisioni.
Sistema 1: è il nostro modo di pensare intuitivo, rapido e automatico. Funziona con poco o nessun sforzo e senza una sensazione di controllo volontario.
È responsabile delle nostre reazioni istintive e dei nostri giudizi rapidi, dove risiedono i nostri pregiudizi e stereotipi.
Sistema 2: rappresenta il nostro pensiero razionale, analitico e deliberato. Richiede sforzo, concentrazione e autocontrollo per essere applicato.
È il sistema che dovremmo attivare per prendere decisioni oggettive e basate su prove concrete durante un colloquio.
La tendenza cerebrale verso il Sistema 1
La grande sfida sta nel fatto che il nostro cervello, in particolare il Sistema 2, tende ad essere "pigro".
A causa dello sforzo richiesto dal pensiero analitico, circa il 98% delle volte funzioniamo prevalentemente con il Sistema 1, la modalità intuitiva.
Ciò significa che, per impostazione predefinita, i nostri pregiudizi, stereotipi, aspettative e giudizi sulle persone si attivano quasi istantaneamente e senza che ce ne rendiamo conto.
Il pericolo delle decisioni affrettate nei colloqui
Questa predominanza del Sistema 1 è particolarmente pericolosa nel contesto dei colloqui di selezione.
È risaputo che molti intervistatori prendono la loro decisione su un candidato nei primi secondi dopo averlo conosciuto.
Poi, inconsciamente, passano il resto del colloquio alla ricerca di informazioni che giustifichino quella decisione iniziale, sia essa positiva o negativa.
Questo è il rischio insito nel pensiero rapido e intuitivo del Sistema 1: prendiamo decisioni basate su impressioni superficiali piuttosto che su prove raccolte.
L'obiettivo: attivare deliberatamente il Sistema 2
Per condurre colloqui di reclutamento efficaci e oggettivi, è fondamentale assumere il controllo consapevole e applicare l'autodisciplina necessaria per operare dal Sistema 2.
Sebbene possa sembrare un approccio più lento, più strutturato e forse "noioso", basare le decisioni sul pensiero razionale e analitico del Sistema 2 è ciò che consente realmente di valutare i candidati in modo equo e di prevedere le loro prestazioni future con maggiore precisione.
Questo corso si concentra proprio sul fornire gli strumenti e le tecniche per esercitare tale autocontrollo e garantire che le decisioni di assunzione siano basate su prove ottenute attraverso un processo deliberato (Sistema 2), riducendo al minimo l'influenza dei giudizi automatici (Sistema 1).
Sommario
La sfida più grande nella selezione sono i pregiudizi predittivi. Si tratta di scorciatoie mentali che ci portano a giudicare in base a stereotipi (aspetto, genere, età) piuttosto che a dati oggettivi.
Il pensiero del Sistema 1 è veloce, intuitivo e automatico, e ospita i nostri pregiudizi. Il Sistema 2 è razionale, analitico e deliberato, ma richiede sforzo e concentrazione.
Il cervello tende a utilizzare il Sistema 1 per impostazione predefinita, prendendo decisioni nei primi secondi. L'obiettivo è forzare l'uso del Sistema 2 per prendere decisioni oggettive.
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