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Le fasi sequenziali del lutto traumatico

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Trascrizione Le fasi sequenziali del lutto traumatico


Fenomenologia della fase di devastazione

Il processo di recupero dopo la fine di una relazione narcisistica non è un evento lineare, ma una progressione per fasi definite.

La fase iniziale, denominata "Devastazione", è caratterizzata da un profondo disorientamento esistenziale.

L'individuo sperimenta uno stato di shock in cui la capacità cognitiva di concentrarsi o di svolgere compiti lavorativi di base è gravemente compromessa.

Durante questo periodo, è comune che sorga un impulso di isolamento sociale o di ritiro, simile a quello di un animale ferito che cerca rifugio per leccarsi le ferite.

La psiche è inondata da ricordi intrusivi che oscillano tra la nostalgia dell'idealizzazione e l'orrore della svalutazione.

Dal punto di vista clinico, è fondamentale normalizzare la temporanea "paralisi funzionale" (difficoltà a mangiare o dormire) come risposta fisiologica all'improvviso ritiro dello stimolo di dipendenza rappresentato dal narcisista, e non come indicatore di una patologia permanente.

Il bisogno terapeutico della rabbia e del lutto

Spesso la società esercita pressioni affinché si "volti pagina" rapidamente, ma la seconda fase critica implica permettersi di vivere la rabbia e il dolore.

Reprimere la rabbia o negare il senso di perdita porta solo alla somatizzazione (dolore cronico) o alla depressione a lungo termine.

La rabbia, in questo contesto, non è distruttiva; è un segno di dignità che indica che i confini personali sono stati violati.

È fondamentale che il sopravvissuto si conceda il diritto di piangere la morte dell'"illusione" della relazione.

Se questo passaggio viene saltato con una falsa positività, si corre il rischio di accumulare risentimento inconscio e affaticamento cronico.

La liberazione emotiva attraverso il pianto o l'espressione della rabbia in un ambiente controllato agisce come un meccanismo di decompressione necessario per liberare il sistema nervoso dal carico traumatico accumulato.

Transizione verso l'analisi oggettiva e l'accettazione

Man mano che la tempesta emotiva si placa, l'individuo entra nella fase di "Analisi Obiettiva".

Qui, la visione a tunnel si espande e si inizia a percepire la relazione con una chiarezza retrospettiva, spogliata dall'attaccamento romantico.

Il sopravvissuto può esaminare i fatti con freddezza, riconoscendo le manipolazioni senza il carico emotivo devastante delle fasi precedenti. Questa analisi porta all'"Accettazione e Reintegrazione".

Non si tratta di approvare ciò che è accaduto, ma di riconoscere la realtà dei fatti: il narcisista non cambierà e la relazione era insostenibile.

In questa fase, l'individuo recupera la propria autonomia, comprende il proprio valore e, forte della consapevolezza dei segnali di allarme, si sente in grado di navigare n


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