Trascrizione Ruolo del professionista nella prevenzione e nell'educazione all'automedicazione
Una delle grandi sfide nella gestione dei disturbi depressivi, in particolare quelli gravi e refrattari, è la tendenza di alcuni pazienti all'automedicazione, sia con psicofarmaci che con integratori “naturali” senza supervisione medica.
In questo contesto, il ruolo del professionista della salute mentale è essenziale non solo dal punto di vista terapeutico, ma anche come educatore e guida nell'uso responsabile dei farmaci.
Sebbene esistano molteplici opzioni terapeutiche per il trattamento della depressione, nessuna di esse deve essere affrontata senza una previa valutazione clinica e un rigoroso follow-up.
La psicoeducazione come strumento fondamentale
La psicoeducazione svolge un ruolo cruciale nella prevenzione dell'automedicazione, specialmente nei pazienti con disturbi depressivi gravi, dove la disperazione o la cronicità dei sintomi possono portarli a cercare “soluzioni rapide” per conto proprio.
Informare sui effetti collaterali di determinati farmaci (come l'aumento di peso, alterazioni del desiderio sessuale o rischio di sedazione), nonché sulla necessità di aderire ai tempi di trattamento adeguati, è responsabilità diretta del medico curante.
In molti casi i pazienti interrompono la terapia prima di ottenere i benefici terapeutici, il che può rafforzare la percezione di inefficacia e favorire nuove decisioni inadeguate.
Individuazione dei fattori di rischio per l'automedicazione
I professionisti devono prestare attenzione ai segnali clinici che indicano un possibile uso non controllato di farmaci o sostanze con presunti effetti antidepressivi, come il magnesio, i complessi vitaminici, il triptofano o anche farmaci controllati ottenuti senza prescrizione medica.
Devono inoltre prestare particolare attenzione al consumo delle cosiddette “droghe Z”, come lo zolpidem e composti simili, comunemente usati per indurre il sonno, ma con un alto rischio di dipendenza. Allo stesso modo, alcuni antidepressivi sono utilizzati senza un follow-up profes
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