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La posizione [Io non sto bene, tu stai bene] (Salvatore)

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Trascrizione La posizione [Io non sto bene, tu stai bene] (Salvatore)


La posizione "Io non sto bene, tu stai bene" definisce il profilo del salvatore, una persona che cerca l'approvazione degli altri e diventa estremamente compiacente nelle sue relazioni.

Spesso idealizzano i loro partner, amici o superiori, il che li rende incapaci di dire "no" e li porta a offrire aiuto non richiesto.

Nel profondo, il salvatore si sente fondamentalmente indegno, quindi cerca di sentirsi bene con se stesso sacrificando il proprio benessere per sentirsi utile o apprezzato.

Il bisogno di approvazione e il sacrificio personale

Il salvatore si sacrifica nelle sue relazioni nel tentativo di sentirsi prezioso.

Crede di agire in modo disinteressato per il bene degli altri, il che gli dà un senso di superiorità morale.

Tuttavia, la verità dietro questo comportamento è che hanno un bisogno inconscio di essere necessari e apprezzati per compensare i loro sentimenti di inutilità o inferiorità.

Questo bisogno di riconoscimento è così forte che, se non lo ottengono, continuano a provarci ancora e ancora, oppure iniziano a provare risentimento, ma rimangono comunque immersi nello stesso schema disfunzionale.

La dinamica della codipendenza

Il ruolo del salvatore si inserisce perfettamente nelle dinamiche delle relazioni tossiche, come il triangolo drammatico di Karpman, che include la vittima e il persecutore.

La vittima, che ha bisogno di attenzione e cerca qualcuno che la salvi, e il persecutore, che ha bisogno di controllo e di qualcuno da incolpare, sono i compagni ideali per il salvatore.

Il salvatore si unisce a queste relazioni perché ha bisogno di sentirsi utile e apprezzato nel "risolvere" i problemi degli altri, o nell'essere l'oggetto del senso di colpa che può compensare con i suoi sforzi.

L'alternativa sana: "Io sto bene, tu stai bene"

L'unica alternativa sana a queste dinamiche è la posizione "Io sto bene, tu stai bene".

Questa prospettiva si basa sul rispetto reciproco, la cooperazione e la maturità emotiva, dove entrambe le parti si preoccupano del benessere dell'altro senza sacrificare il proprio.

In questa posizione, le persone possono comunicare in modo onesto, stabilire limiti chiari e cercare sostegno senza rinunciare alla responsabilità delle proprie vite.

A differenza del salvatore, la persona in questa posizione non si aspetta che gli altri la rendano felice, ma si prende cura della propria felicità e si unisce agli altri per creare qualcosa di valore reciproco.

Riepilogo

La posizione del salvatore cerca l'approvazione degli altri e diventa compiacente. Si sente indegno e si sacrifica per essere apprezzato o sentirsi utile, il che lo rende incapace di dire "no".

Il salvatore crede di agire in modo disinteressato, il che gli dà un senso di superiorità morale. Tuttavia, la verità è che ha un bisogno inconscio di essere necessario per compensare i suoi sentimenti di inutilità.

Il salvatore si inserisce perfettamente nel triangolo drammatico con la vittima e il persecutore. L'alternativa sana è la posizione "Io sto bene, tu stai bene", che si basa sul rispetto reciproco e sulla maturità emotiva.


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