Trascrizione La posizione [Io non sto bene, tu non stai bene] (Vittima)
La posizione "Io non sto bene, tu non stai bene" è un atteggiamento autodistruttivo in cui la persona si sente impotente nel cambiare le proprie circostanze.
Questo ruolo, noto come quello della vittima, vede la vita come qualcosa che "accade" e si sente incapace di esercitare il controllo sul proprio destino.
Il suo comportamento è caratterizzato dall'evasione delle responsabilità, dalla ricerca della compassione degli altri e dalla tendenza a incolpare fattori esterni, siano essi persone o situazioni, per i propri fallimenti e problemi.
L'evasione dalla responsabilità
Il ruolo della vittima si manifesta in una serie di comportamenti dannosi, come la mancanza di motivazione sul lavoro o l'apatia nelle relazioni personali.
Quando vengono confrontate con la loro situazione, le persone in questa posizione ricorrono spesso a scuse o aggressività.
Si aggrappano all'idea che la loro situazione sia immutabile e che siano impotenti nel cambiarla.
Questa mentalità impedisce loro di cercare soluzioni e le mantiene in uno stato di stallo, poiché delegano la responsabilità della loro felicità agli altri.
La ricerca della compassione e il gioco del "sì, ma"
Le persone che si sentono vittime spesso cercano la simpatia degli altri, ma allo stesso tempo rifiutano qualsiasi aiuto o consiglio non richiesto.
Partecipano a un gioco chiamato "sì, ma", in cui invalidano qualsiasi suggerimento che viene loro dato con un'obiezione, alimentando così il loro senso di impotenza.
Sebbene possano sentirsi male con se stessi, cercano anche di far sentire male gli altri nel processo, manifestando una mancanza di rispetto verso gli altri e verso se stessi.
Questo crea un circolo vizioso che compromette la sostenibilità delle loro relazioni.
L'incapacità di cambiare
Il cambiamento per una persona in questa posizione deve nascere dal suo interno.
Nessun altro può risolvere i loro problemi se non sono disposti ad assumersi la responsabilità della propria vita.
La convinzione fondamentale alla base di questo comportamento è che il costo di rimanere come sono è inferiore a quello di affrontare il disagio che comporta il cambiamento.
Questo è il motivo per cui si aggrappano al loro ruolo di vittime, alimentando la propria impotenza e aspettando che qualcun altro li salvi dai loro problemi.
Sommario
La posizione della vittima è autodistruttiva, in quanto la persona si sente incapace di cambiare le proprie circostanze. Il suo comportamento è caratterizzato dall'evasione delle responsabilità, dalla ricerca di compassione e dalla tendenza a incolpare gli altri per i propri problemi.
La vittima si aggrappa all'idea che la sua situazione sia immutabile e delega la responsabilità della propria felicità agli altri. Rifiuta qualsiasi aiuto con un gioco di "sì, ma", che alimenta il suo senso di impotenza.
Il cambiamento per la vittima deve nascere dal suo interno. Nessun altro può risolvere i suoi problemi se non è disposta ad assumersi la responsabilità della propria vita. Si aggrappa al suo ruolo perché il costo del cambiamento è maggiore del disagio.
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