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Comunicazione [I)

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Comunicazione verbale

I livelli di comunicazione verbale sono:

  • NONCOMUNICATIVO: comunica che non vuole stabilire una comunicazione.
  • CONVENZIONALE: conversazione informale senza profondità personale. Saluto o interazione sociale, ma senza un vero scambio emotivo. Riconoscimento dell'altro.
  • OPINIONE DELL'ALTRO: vengono espresse opinioni altrui, come "il medico ha detto che...". Non c'è quasi empatia e il feedback non è ammesso. L'informazione è impersonale.
  • OPINIONE: si condivide un'opinione personale, assumendosi il rischio di mostrare la propria opinione. Si cerca la risposta dell'altro e si desidera essere accettati.
  • I FEEL: comunicazione autentica dei sentimenti. Include autenticità e vulnerabilità. Incoraggia la crescita personale.
  • AMICIZIA: comunicazione simmetrica, necessaria per assimilare gli eventi quotidiani. Non è obbligatorio raggiungere questo livello nel coaching.
  • PARTNERSHIP: comunicazione che include aspetti sessuali, in cui corpo, mente ed emozioni sono integrati.

Il tono e il modo in cui usiamo le parole sono fondamentali nella comunicazione. Molti problemi non derivano dalle parole in sé, ma dal modo in cui vengono espresse (volume, velocità, modalità). Nel coaching è fondamentale capire il contenuto di ciò che viene detto e cogliere i sentimenti coinvolti. A seconda di come viene formulata una frase, può cambiare lo stato d'animo di chi la riceve, come nel caso di: "non hai ancora finito, ti manca un..." (fallimento) contro "hai quasi finito, ti manca un..." (successo).

È essenziale scegliere le parole in modo appropriato per esprimere messaggi positivi. Parole come "apprezzare" o "approvare" denotano un progresso, mentre "smettere" o "diminuire" implicano un regresso. Anche evitare le negazioni è fondamentale, perché possono avere l'effetto opposto a quello desiderato. Ad esempio, invece di dire: "Non ci saranno cambiamenti nel prossimo appuntamento", è meglio dire: "Il prossimo appuntamento è assicurato". In questo modo si crea rassicurazione.

Comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale svolge un ruolo cruciale nel coaching. Le componenti emotive vengono trasmesse senza parole e sono responsabili della connessione tra coach e coachee. Ecco alcune caratteristiche:

  • È legata alla comunicazione verbale e non può essere considerata in modo isolato.
  • È inevitabile; anche se non si vuole, si comunica sempre qualcosa in modo non verbale.
  • Il 60-65% del significato di una conversazione si ottiene in modo non verbale.
  • In caso di contraddizione, il messaggio non verbale viene percepito come più veritiero.
  • È in gran parte inconscio ed emotivo.

Nel coaching, il linguaggio non verbale viene utilizzato per stabilire il controllo e la formalità, regolare la conversazione e sostenere il feedback. Un coach può trasmettere sicurezza attraverso la postura, il tono di voce e l'abbigliamento.

Comportamento cinestesico

Gesti, espressioni facciali e posture sono fondamentali per la comunicazione non verbale. Per il coach, sapere come usare questi elementi può abbattere le barriere difensive e creare fiducia.

Alcuni suggerimenti per mostrare sicurezza sono

  • Evitare di guardare il pavimento.
  • Usare le mani per gesticolare in modo naturale.
  • Mantenere il contatto visivo con il cliente.
  • Non forzare il sorriso e non sbattere eccessivamente le palpebre.

Gesti come un cenno del capo generano fiducia, mentre nascondere le mani o incrociare le braccia può denotare disinteresse. Anche la postura del corpo rivela le emozioni; ad esempio, una postura dinoccola


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