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Affrontare la trasformazione da Waterfall ad Agile

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Trascrizione Affrontare la trasformazione da Waterfall ad Agile


La trasformazione di un team che opera secondo un modello a cascata (Waterfall) in uno agile è un processo complesso che va oltre il semplice cambiamento di cerimonie o strumenti. Richiede un cambiamento culturale e di mentalità significativo.

È importante ricordare che il modello a cascata non è intrinsecamente "cattivo" e può essere appropriato in determinati contesti.

Tuttavia, in ambienti in cui l'adattabilità e la rapida consegna di valore sono fondamentali, il modello a cascata presenta spesso dei limiti.

Il ruolo dell'Agile Coach in questa trasformazione è quello di guidare il team attraverso un processo strutturato ma flessibile, iniziando con l'identificazione della reale necessità di cambiamento e culminando nell'adozione sostenibile di nuove modalità di lavoro.

Identificare i sintomi e la necessità di cambiamento (trasferimenti, lentezza, demotivazione)

Prima di avviare una trasformazione, è fondamentale identificare i sintomi che indicano che l'attuale modello Cascata potrebbe non essere il più adatto e che esiste una reale necessità di cambiamento.

Il coach deve osservare, ascoltare e analizzare. I sintomi comuni includono:

Passaggi problematici (Handoffs): attriti, ritardi e perdita di informazioni nel passaggio del lavoro tra ruoli o team funzionali (ad es. progettazione -> frontend -> backend -> QA).

Consegne lente: lunghi cicli di sviluppo prima che il valore raggiunga il cliente, rendendo difficile un feedback tempestivo.

Bassa prevedibilità: difficoltà nel rispettare le scadenze, nonostante una pianificazione iniziale dettagliata.

Mancanza di adattabilità: resistenza o difficoltà nell'incorporare modifiche una volta avviato lo sviluppo.

Microgestione o mancanza di autonomia: team che eseguono solo compiti impartiti, senza potere decisionale.

Demotivazione o scarso impegno: sensazione di lavorare molto senza vedere risultati tangibili, mancanza di entusiasmo per il progetto.

Problemi di comunicazione e compartimenti stagni: mancanza di collaborazione e comprensione tra ruoli o team diversi.

Identificare questi punti critici specifici aiuta a costruire le ragioni per il cambiamento.

Il processo di trasformazione: diagnosi, soluzione, impegno, formazione

Una volta identificata la necessità, il processo di trasformazione guidato dal coach segue solitamente questi passaggi:

Diagnosi e consapevolezza: mappare i processi attuali, identificare i colli di bottiglia e i problemi insieme al team.

Discutere apertamente i sintomi osservati per creare una consapevolezza condivisa del problema.

Definire la visione futura: avere un'idea chiara (come coach) di come potrebbe essere uno stato agile migliorato per quel team specifico.

Co-creare la soluzione: facilitare il team nella proposta o nell'adattamento di soluzioni agili (ad esempio, adottare Scrum, Kanban o un ibrido) che affrontino i suoi problemi specifici. La soluzione deve essere adattata (su misura), non imposta.

Ottenere l'impegno: assicurarsi che il team (e la direzione) siano entusiasti e impegnati nella soluzione proposta, comprendendone i vantaggi.

Formazione e addestramento: fornire la formazione necessaria sulla mentalità, i principi e le pratiche agili scelte.

Implementazione guidata: accompagnare il team nell'applicazione dei nuovi processi, facilitando gli eventi, risolvendo i dubbi e apportando modifiche lungo il percorso.

Promuovere la proprietà: trasferire gradualmente la responsabilità dei processi al team affinché diventi auto-organizzato e il coach non sia più indispensabile.

Utilizzo di dati e metriche per guidare e convalidare la trasformazione

La trasformazione agile non deve basarsi solo sulle percezioni; i dati e le metriche sono fondamentali per guid


affrontare la trasformazione da waterfall ad agile

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