INSERIRE

REGISTRARSI
Ricercatore

Che cos'è il cyberbullismo o cybermolestia?

Seleziona la lingua :

Devi consentire i cookie di Vimeo per poter visualizzare il video.

Sblocca il corso completo e ottieni la certificazione!

Stai visualizzando il contenuto gratuito. Sblocca il corso completo per ottenere certificato, esami e materiale scaricabile.

*Con l’acquisto del corso ti regaliamo due corsi a tua scelta*

*Scopri la migliore offerta del web*

Trascrizione Che cos'è il cyberbullismo o cybermolestia?


Definizione e caratteristiche distintive

Il cyberbullismo, o cyberacoso, è l'evoluzione digitale del tradizionale bullismo scolastico.

È definito come l'uso di tecnologie digitali (social network, applicazioni di messaggistica, piattaforme di gioco, telefoni cellulari) per molestare, umiliare, intimidire, minacciare o infastidire un'altra persona in modo deliberato e ripetuto.

Come il bullismo faccia a faccia, si basa su tre pilastri: intenzionalità (c'è il desiderio di danneggiare), ripetizione (non è un incidente isolato, anche se a volte un singolo atto digitale che diventa virale soddisfa questo criterio) e squilibrio di potere. Tuttavia, lo squilibrio di potere nel cyberbullismo è diverso.

Non dipende dalla forza fisica o dalla popolarità sociale, ma dall'anonimato, dalla competenza digitale (saper creare profili falsi, hackerare account) o dalla capacità di diffusione.

L'aggressore si sente potente perché crede che non verrà scoperto, mentre la vittima si sente impotente perché non sa chi la sta attaccando né come fermare la diffusione virale di contenuti umilianti.

L'amplificazione del danno (le "4 A" del cyberbullismo)

Il cyberbullismo è, per molti aspetti, più dannoso del bullismo tradizionale a causa delle sue caratteristiche uniche, che possono essere riassunte nelle "4 A":

Anonimato: l'aggressore può nascondersi dietro profili falsi, e-mail temporanee o numeri sconosciuti.

Questa mancanza di identità visibile disinibisce il molestatore, rendendolo più crudele, e genera un'ansia estrema nella vittima, che non sa da chi deve proteggersi.

Portata (viralità): una foto umiliante o una voce nel cortile della scuola moriva allo squillo della campanella.

Su Internet, un solo clic può diffondere quel contenuto a centinaia o migliaia di persone in pochi secondi. La portata del pubblico è potenzialmente illimitata.

Atemporalità (Perpetuità): Il bullismo tradizionale aveva un orario e un luogo (la scuola, il tragitto verso casa). Il cyberbullismo invade la casa della vittima.

Il cellulare vibra con insulti nella sua stanza, nel cuore della notte, durante le vacanze. Non c'è rifugio sicuro.

Aggressività (disinibizione): la mancanza di contatto visivo e la distanza fisica provocano un "effetto di disinibizione online".

Le persone osano scrivere cose che non direbbero mai faccia a faccia. Questo rende il linguaggio del cyberbullismo spesso molto più esplicito e violento.

Il nuovo ruolo dell'osservatore digitale

Nel cyberbullismo, il ruolo dell'osservatore si trasforma e diventa ancora più cruciale.

Non è più solo uno spettatore passivo, ma diventa un agente attivo dell'aggressione con azioni apparentemente banali.

Ogni "Mi piace" a un post umiliante, ogni "condivisione" di un video denigrante, o anche la semplice visualizzazione di una "storia" su Instagram destinata a ridicolizzare qualcuno, è un atto di rinforzo per l'aggressore e una nuova aggressione per la vittima.

L'osservatore digitale ha una responsabilità diretta nella viralizzazione. La sua passività o la sua partecipazione attiva (anche per curiosità) moltiplicano il danno e l'umiliazione.

A differenza del cortile della scuola, dove l'osservatore poteva provare paura fisica, nell'ambito digitale, il "cyber-coraggioso" (colui che denuncia il contenuto, che sostiene l' lla vittima in pubblico o in privato) ha più strumenti per agire in modo sicuro, anche se la paura del rifiuto sociale del gruppo rimane presente.

Sommario

Il cyberbullismo è l'uso della tecnologia digitale per intimidire, umiliare e molestare un'altra persona. Si basa sull'intenzione, sulla ripetizione e su uno squilibrio di potere basato sull'anonimato.

Il danno è amplificato dalla portata (viralità), dalla perpetuità (avviene 24 ore su 24, 7 giorni su 7, invadendo la sfera domestica) e dall'anonimato, che provoca una maggiore crudeltà da parte dell'aggressore.

L'osservatore digitale svolge un ruolo attivo. Ogni "Mi piace" o "condivisione" di un contenuto umiliante è un atto di rinforzo che moltiplica il danno e la viralizzazione dell'aggressione.


che cose il cyberbullismo o cybermolestia

Pubblicazioni recenti di bullismo scolastico

Ci sono errori o miglioramenti?

Dov'è l'errore?

Cosa c'è che non va?