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Padroneggia il colloquio per competenze con il metodo star - colloquio di lavoro
Le aziende moderne, soprattutto le grandi multinazionali e le realtà tecnologiche, non si accontentano più di chiedere "Cosa hai studiato?" o "Dove hai lavorato?". Ora utilizzano il Colloquio per competenze (Colloquio comportamentale). La sua premessa psicologica è semplice ma potente: il comportamento passato è il miglior predittore della performance futura. Se sei stato in grado di risolvere un conflitto ieri, probabilmente saprai risolverlo anche domani. Per superare questo tipo di colloquio, dove ti diranno "Raccontami di una volta in cui...", ti serve uno strumento infallibile: la Tecnica STAR.
STAR è un acronimo che ti aiuta a strutturare le tue storie e i tuoi aneddoti lavorativi in modo logico, lineare e persuasivo. Evita che ti perda nei dettagli, che divaghi senza senso o che dimentichi le informazioni più importanti. Una risposta disordinata può farti perdere l'opportunità; una risposta STAR dimostra una mente organizzata e orientata ai risultati.
Obiettivo: Mettere il selezionatore nelle condizioni di capire il contesto. Devi essere breve ma chiaro. Descrivi dove e quando è avvenuto l'episodio.
Esempio: "Nel mio precedente ruolo come responsabile account presso l'Agenzia X, durante il 2023, abbiamo affrontato una crisi reputazionale con uno dei nostri clienti più importanti a causa di un errore nella spedizione di un prodotto".
Obiettivo: Spiegare quale fosse la tua responsabilità specifica. Cosa ci si aspettava da te? Qual era il problema da risolvere?
Esempio: "Il mio obiettivo principale era contattare il cliente, gestire il suo reclamo per evitare che rescindesse il contratto e stabilire un nuovo protocollo affinché l'errore non si ripetesse. Avevo 24 ore per fornire una soluzione".
Obiettivo: Dettagliare i passi concreti che hai intrapreso. Attenzione: Qui è dove il 90% dei candidati fallisce. Tendono a parlare al plurale ("abbiamo fatto", "il team ha deciso"). Il selezionatore non vuole assumere il tuo team, vuole assumere te. Usa il "Io". Cosa hai fatto tu nello specifico?
Esempio: "Prima, ho convocato una riunione d'emergenza con la logistica. Secondo, ho chiamato personalmente il cliente per scusarmi e ascoltare attivamente il suo reclamo. Terzo, ho ideato una proposta di compensazione e l'ho approvata con il reparto finanza. Quarto, ho implementato un doppio controllo nel sistema di spedizioni per garantire la qualità futura".
Obiettivo: Chiudere la storia con un successo. I dati contano. Quando possibile, quantifica il risultato.
Esempio: "Grazie a queste azioni, non solo abbiamo mantenuto il cliente, ma ha rinnovato il suo contratto annuale con un valore superiore del 15%. Inoltre, il nuovo protocollo di spedizione ha ridotto le incidenze del 20% durante il trimestre successivo".
Nel nostro corso avanzato insegniamo un'evoluzione di questo modello per profili senior che vogliono distinguersi ancora di più:
P - Preparazione: Prima di lanciarti a parlare, fai una pausa. Ascolta la competenza che ti stanno chiedendo (Leadership? Conflitto? Innovazione?) e seleziona mentalmente dalla tua "biblioteca di storie" l'aneddoto che meglio si adatta. Non improvvisare con il primo ricordo che ti viene in mente.
R - Riflessione: Alla fine della tua storia STAR, aggiungi una "R" extra. Spiega cosa hai imparato da quell'esperienza. "Cosa faresti diversamente oggi?". Questo dimostra maturità, capacità di analisi e desiderio di miglioramento continuo, qualità molto apprezzate in ruoli di responsabilità.
Non puoi prevedere tutte le domande, ma puoi prevedere le competenze universali che cercano le aziende. Prepara almeno una storia STAR per ciascuna di queste aree:
La teoria è semplice, ma la pratica richiede allenamento. Scrivi le tue storie. Léggele ad alta voce. Registrati in video (una tecnica potente che spieghiamo nel corso) per vedere se stai divagando o se il tuo linguaggio del corpo accompagna il messaggio.
Ricorda: una buona storia STAR dovrebbe durare tra i 2 e i 3 minuti. Deve essere sufficientemente dettagliata da risultare credibile, ma abbastanza concisa da non annoiare. È l'equilibrio perfetto tra narrazione e autopromozione.