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Gaslighting (Luce a gas)

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Trascrizione Gaslighting (Luce a gas)


La colonizzazione della mente altrui

Il Gaslighting è forse la strategia di abuso psicologico più insidiosa ed efficace per annullare la volontà di una persona.

Il suo nome deriva dall'opera teatrale "Gas Light", in cui il protagonista alterava l'intensità delle luci a gas della sua casa e poi convinceva la moglie che il cambiamento era frutto della sua immaginazione.

Nel contesto della violenza domestica, è definito come un modello di manipolazione emotiva attraverso il quale l'aggressore riesce a far dubitare la vittima della propria percezione della realtà, del proprio giudizio e della propria memoria. Non si tratta di una bugia occasionale, ma di un attacco sistematico alla sanità mentale dell'altro.

L'obiettivo finale è l'annullamento dell'identità: l'aggressore cerca di far perdere alla vittima la sua "bussola interna" e di renderla completamente dipendente dalla versione della realtà che lui le impone, diventando il padrone della sua mente.

Le tre fasi della demenza indotta

Questo processo di destabilizzazione si svolge solitamente in tre fasi distinte. In primo luogo, la fase dell'incredulità, in cui la vittima nota evidenti contraddizioni ("non ho detto questo", "non è andata così") e cerca di correggere l'aggressore pensando che si tratti di un errore.

In secondo luogo, la fase di difesa, in cui la vittima si sente attaccata e si logora cercando prove per convalidare la sua realtà, mentre l'aggressore la definisce "pazza", "gelosa" o "troppo sensibile".

Infine, arriva la fase della depressione e della resa: esausta e confusa, la vittima presume che l'aggressore abbia ragione e che sia lei ad avere un problema mentale.

Frasi come "ti immagini sempre cose" o "sei fuori di testa" diventano verità assolute per la persona maltrattata.

Gaslighting ambientale e caos sensoriale

Al di là della negazione verbale dei fatti, esiste una variante nota come "gaslighting ambientale".

In questo scenario, l'aggressore altera l'ambiente fisico per generare instabilità: sposta gli oggetti e poi nega di averlo fatto, nasconde le cose della vittima o finge di non sentire i rumori che entrambi sentono.

Questa manipolazione dell'ambiente fisico rafforza l'idea che la vittima stia perdendo il contatto con la realtà.

Creando un caos sensoriale e negando le prove empiriche, si smantella la fiducia di base che la persona ha nei propri sensi, lasciandola in uno stato di totale indifesa ed estrema vulnerabilità di fronte a qualsiasi suggestione del maltrattatore.

Sommario

Il gaslighting è una strategia di manipolazione emotiva insidiosa in cui l'aggressore riesce a far dubitare la vittima della propria percezione, del proprio giudizio e della propria memoria, cercando di annullare la sua identità e controllarne la mente.

Questo processo si svolge in tre fasi: un'iniziale incredulità, una difesa estenuante che cerca di convalidare la realtà e, infine, una profonda depressione in cui la vittima presume che l'aggressore abbia ragione e che lei abbia perso la ragione.

Esiste una variante ambientale in cui l'aggressore altera l'ambiente fisico o nega i suoni reali per creare un caos sensoriale, smantellando la fiducia di base della persona nei propri sensi e lasciandola totalmente indifesa.


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