Trascrizione Cos'è la resilienza? Lezioni dagli studi di Garmezy e Werner
Le origini del concetto: lo studio di Norman Garmezy
Il concetto di resilienza è stato studiato seriamente per la prima volta dallo psicologo dello sviluppo Norman Garmezy, un vero pioniere in questo importante campo di studi.
La sua ricerca si è concentrata sull'identificazione di bambini a rischio che, nonostante i loro contesti difficili, invece di fallire, prosperavano e si distinguevano.
Garmezy ha osservato bambini che provenivano da contesti molto difficili, come ad esempio una madre alcolizzata, ma che riuscivano comunque a prosperare con un atteggiamento positivo.
Fu lui a etichettare questi bambini speciali come "resilienti", definendo così coloro che sono capaci di superare le avversità e costruire vite di successo e appaganti.
Questo primo lavoro ha gettato le basi per comprendere che un ambiente difficile non determina necessariamente il fallimento di una persona, aprendo le porte allo studio della forza umana.
La ricerca di Emmy Werner: uno studio a lungo termine
La psicologa Emmy Werner ci ha aiutato a comprendere meglio questo concetto attraverso uno studio a lungo termine su quasi 700 bambini di un'isola del Pacifico.
Per oltre 30 anni, ha monitorato l'esposizione dei bambini a fattori di stress, come la povertà o i problemi familiari, per comprenderne l'impatto.
Sebbene un terzo di questi bambini provenisse da contesti instabili, non tutti hanno reagito allo stress allo stesso modo nel tempo.
Un terzo dei bambini a rischio è cresciuto diventando giovani adulti competenti, sicuri di sé e premurosi, nonostante i loro inizi difficili.
Questi individui resilienti non solo hanno raggiunto il successo accademico e familiare, ma sono stati anche sempre disposti a sfruttare le nuove opportunità che si sono presentate.
Il primo fattore predittivo: fortuna o supporto esterno
Analizzando i suoi dati, Werner ha concluso che c'erano due fattori principali che predicevano la capacità di resilienza di una persona.
Il primo fattore sono gli elementi ambientali esterni, che lei chiamava "fortuna", che agiscono come scudo protettivo contro le avversità.
Questa fortuna include cose come avere un legame molto forte con una persona che si prende cura di noi, che sia un genitore, un insegnante o una figura di mentore.
Può anche includere un'opportunità inaspettata o un colpo di fortuna che cambia il corso della vita di una persona, dandogli la
cose la resilienza lezioni dagli studi di garmezy e werner