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La dinamica relazionale narcisista-empatica

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Trascrizione La dinamica relazionale narcisista-empatica


Lo squilibrio di potere e il vampirismo energetico

La relazione tra un narcisista e una persona empatica è strutturata su un intrinseco squilibrio di potere, funzionando secondo un modello parassitario.

Il narcisista non cerca un "compagno" in senso di uguaglianza, ma una "fonte di approvvigionamento".

In termini astratti, possiamo paragonare questo a un sistema stellare binario in cui una stella massiccia (il narcisista) assorbe la materia di una stella compagna più piccola fino a estinguerla.

L'individuo empatico, caratterizzato da un'elevata intelligenza emotiva e da una propensione alla compassione, diventa l'ospite ideale.

Il narcisista, incapace di regolare la propria autostima, ha bisogno dell'energia emotiva dell'empatico per stabilizzarsi.

Storicamente, ciò assomiglia alle dinamiche delle corti assolutistiche, dove i cortigiani esistevano solo come estensioni della volontà del monarca, senza autonomia propria.

In questa dinamica, l'empatico assume il ruolo di custode e regolatore emotivo, sacrificando i propri bisogni vitali nel futile tentativo di "riempire" il vuoto insaziabile del narcisista, con conseguente profondo esaurimento sistemico.

Il ciclo dell'abuso: idealizzazione, svalutazione e abbandono

Questo tipo di relazioni segue un algoritmo prevedibile. La prima fase è l'idealizzazione (o "love bombing").

Qui, il narcisista studia il suo obiettivo e si mimetizza con i suoi desideri, creando l'illusione di un'anima gemella.

È paragonabile alla seduzione politica di Marco Antonio e Cleopatra, dove la fusione di interessi e la grandiosità condivisa creano un'euforia inebriante.

L'obiettivo è abbassare le difese della vittima. Inevitabilmente, segue la svalutazione.

Una volta assicurato il legame, il narcisista inizia a provare disprezzo per la dipendenza che lui stesso ha creato.

Come il re Enrico VIII d'Inghilterra, che dopo aver mosso mari e monti per sposare Anna Bolena, ha proceduto a demonizzarla e distruggerla quando lei ha smesso di servire i suoi scopi egoistici, il narcisista inizia a criticare, confrontare e sminuire la vittima.

Infine, arriva lo scarto, fase in cui il narcisista abbandona la relazione con gelida freddezza, spesso perché ha trovato una nuova fonte di approvvigionamento, lasciando la vittima in uno stato di dissonanza cognitiva e devastazione, simile a un oggetto scartato dopo aver perso la sua utilità.

Tattiche di manipolazione e controllo psicologico

Per sostenere questo ciclo, vengono implementate sofisticate tattiche di controllo mentale.

La più insidiosa è il Gaslighting (Luce a gas), una forma di abuso psicologico che consiste nel negare la realtà della vittima per farle dubitare della propria sanità mentale.

È analogo alle tecniche di propaganda dei regimi totalitari, come il Ministero della Verità nell'opera "1984" di Orwell, dove la storia viene costantemente riscritta e ciò che è vero oggi è falso domani.

Inoltre, viene utilizzata la triangolazione, introducendo terzi (reali o immaginari, ex partner o concorrenti) per generare insicurezza e gelosia, convalidando così la posizione di "premio" del narcisista.

L'isolamento è un altro strumento chiave; proprio come una setta separa l'adepto dalla sua famiglia per assicurarsi la sua fedeltà, il narcisista erode le reti di sostegno della vittima, assicurandosi che la sua versione della realtà sia l'unica che la vittima ascolti.

Queste tattiche non sono casuali; sono meccanismi di difesa proiettivi progettati per mantenere la supremazia ed evitare la vergogna interna dell'aggressore.

Sommario

Questa relazione opera in un contesto di squilibrio di potere parassitario, in cui il narcisista utilizza l'empatico come fonte di energia. L'empatico agisce come regolatore emotivo dell'aggressore, sacrificando i propri bisogni vitali fino a soffrire di un profondo esaurimento sistemico.

Il ciclo di abuso inizia con l'idealizzazione per abbassare le difese, seguita inevitabilmente dalla svalutazione e dal disprezzo. Infine avviene l'abbandono, fase in cui il narcisista abbandona freddamente la vittima dopo averne esaurito l'utilità.

Per mantenere il controllo, vengono implementate tattiche come il gaslighting, che nega la realtà della vittima per farle dubitare della propria sanità mentale. Utilizzano anche la triangolazione per generare gelosia e l'isolamento per erodere le reti di sostegno esterne.


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