Trascrizione Disturbo neurocognitivo frontotemporale
Disturbo neurocognitivo frontotemporale" (FTND). Si tratta di un disturbo cerebrale progressivo che colpisce principalmente le aree frontali e temporali del cervello, provocando cambiamenti significativi nella personalità, nel comportamento e nelle funzioni cognitive. In questa sessione esploreremo in dettaglio la FTND, i suoi sottotipi, i sintomi, la diagnosi e gli approcci terapeutici.
Sottotipi di disturbo neurocognitivo frontotemporale
Variante del Disturbo Frontale Comportamentale (VFCD): caratterizzato da alterazioni della personalità e del comportamento, come mancanza di inibizione sociale, impulsività, apatia e mancanza di empatia.
Variante dell'afasia semantica (VAS): si manifesta principalmente come difficoltà di comprensione e utilizzo del linguaggio, compresa la perdita del significato delle parole e la difficoltà a ricordare nomi e oggetti.
Variante dell'afasia progressiva non fluente (VAPNF): comporta difficoltà nella produzione fluente del linguaggio parlato, con farfugliamenti e difficoltà a formare frasi complete.
Sintomi caratteristici
Cambiamenti di personalità: possono includere mancanza di inibizione sociale, comportamento impulsivo, apatia, egocentrismo e mancanza di empatia.
Cambiamenti comportamentali: i pazienti possono mostrare comportamenti insoliti, come sovralimentazione, cambiamenti nell'alimentazione o interesse per cibi insoliti, trascuratezza nell'igiene personale e comportamenti ripetitivi.
Cambiamenti cognitivi: La funzione cognitiva è compromessa e può comportare difficoltà nel prendere decisioni, nella pianificazione, nella risoluzione di problemi e nell'organizzazione.
Cambiamenti del linguaggio: in alcune varianti si verificano problemi di linguaggio, come la perdita del significato delle parole o la difficoltà di esprimersi in modo fluente.
Diagnosi
Valutazione clinica: una diagnosi accurata inizia con una valutazione clinica approfondita che comprende colloqui con il paziente e con chi lo assiste, test cognitivi ed esami di laboratorio per escludere altre cause dei sintomi.
Neuroimmagini: la risonanza magnetica (RM) e la tomografia computerizzata (TC) del cervello possono rivelare cambiamenti strutturali nelle regioni frontali e temporali che supportano la diagnosi.
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