Trascrizione Il fattore spazio: geografia, cultura e prossemica
Il luogo geografico e la sua influenza sul vocabolario e sull'accento
Lo spazio, come secondo elemento del contesto, definisce la comunicazione in modo profondo, a partire dal luogo geografico in cui ci troviamo o da cui proveniamo.
Le parole che usiamo, le espressioni idiomatiche e l'accento variano notevolmente da una regione all'altra, anche all'interno dello stesso paese.
Un parlante del nord di un paese può utilizzare un vocabolario diverso da quello di qualcuno del sud, il che può generare malintesi se non si è consapevoli di queste differenze.
Allo stesso modo, anche se condividono la stessa lingua, il modo di comunicare in Spagna è notevolmente diverso da quello dell'Argentina o del Venezuela.
Questa dimensione geografica dimostra che lo spazio non è un semplice contenitore, ma un agente attivo che modella e definisce il nostro linguaggio.
Il concetto di "luogo" (identitario) vs. "non luogo" (transitorio)
Al di là della geografia, lo spazio può essere compreso attraverso una distinzione teorica fondamentale: la differenza tra "luogo" e "non luogo".
Un "luogo" è uno spazio che ci personalizza e ci dà identità; è un ambiente con cui stabiliamo una relazione significativa, come la nostra casa o il nostro ufficio.
Al contrario, un "non luogo" è uno spazio transitorio e non vitale, come un aeroporto o un centro commerciale, attraverso il quale passiamo senza creare alcun legame.
Il nostro stile di comunicazione cambia radicalmente a seconda che ci troviamo in un "luogo" identitario, dove ci sentiamo sicuri e stabili, o in un "non luogo" anonimo, che spesso impone un codice di comportamento più impersonale e standardizzato.
Lo spazio personale (prossemica) e le sue variazioni culturali
Lo spazio opera anche su una scala molto più intima attraverso il concetto di spazio personale o prossemica.
Si riferisce alla "bolla" invisibile di territorio che ogni individuo considera propria e la cui invasione da parte di altri può generare disagio o ansia.
Questa territorialità elementare è una delle convenzioni più fondamentali e, allo stesso tempo, più variabili della comunicazione.
La distanza che consideriamo appropriata per una conversazione varia enormemente da una cultura all'altra: ciò che in una cultura è percepito come una distanza normale e un e amichevole, in un'altra può essere visto come un'intrusione aggressiva o, al contrario, come una freddezza distante.
Essere consapevoli di questi confini invisibili è fondamentale per un'interazione rispettosa.
Adattare la comunicazione all'ambiente: una chiesa non è la stessa cosa di un ufficio
La prova più evidente dell'influenza dello spazio è il modo in cui, spesso inconsciamente, adattiamo la nostra comunicazione all'ambiente fisico circostante.
Le regole non scritte sul volume, il tono di voce, il vocabolario e gli argomenti di conversazione sono radicalmente diversi in una chiesa, dove ci si aspetta riverenza e silenzio.
Al contrario, a casa nostra prevale l'informalità e in un ufficio il tono è solitamente professionale e incentrato sui compiti.
Un comunicatore efficace è colui che possiede la sensibilità necessaria per "leggere" le norme spaziali di ogni ambiente e adattare il proprio comportamento in modo che il messaggio non solo sia chiaro, ma anche appropriato al luogo in cui viene trasmesso.
Sommario
Lo spazio geografico definisce il nostro vocabolario, le nostre espressioni e il nostro accento, che variano notevolmente da una regione all'altra. Non è un semplice contenitore, ma un agente attivo che modella e definisce il nostro linguaggio.
La prossemica o spazio personale è la "bolla" invisibile che ogni individuo considera propria. La distanza che consideriamo appropriata per una conversazione varia enormemente tra le culture ed è fondamentale per un'interazione rispettosa.
Adattiamo la nostra comunicazione all'ambiente fisico in modo quasi inconscio. Le regole sul volume, il tono e gli argomenti sono radicalmente diverse in una chiesa, in una casa o in un ufficio, richiedendo un adeguamento del comportamento.
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