Trascrizione Isolamento e stalking
Strategie di disconnessione sociale e geografica
L'isolamento della vittima non è un effetto collaterale sfortunato dell'abuso, ma una strategia primaria e deliberata dell'aggressore per assicurarsi l'impunità e il controllo.
Affinché il "lavaggio del cervello" e la manipolazione siano efficaci, l'aggressore deve eliminare tutti i riferimenti esterni ("specchi della realtà") che potrebbero contraddire la sua narrativa o dare potere alla vittima.
Ciò si ottiene sistematicamente seminando zizzania con la famiglia d'origine ("non ci vogliono bene", "si intromettono in tutto"), provocando gelosie infondate per allontanare gli amici o costringendo a trasferirsi in luoghi geograficamente lontani dalla rete di sostegno.
Tagliando i legami affettivi, la vittima perde i suoi interlocutori validi; non ha più nessuno che le dica "questo non è normale" o "non te lo meriti".
Nella modalità dell'isolamento forzato, come il fenomeno della "gabbia dorata", la persona può vivere nel comfort ma è privata della sua libertà e autonomia di interagire con il mondo esterno, rimanendo totalmente in balia della visione distorta della realtà imposta dall'aggressore.
Sorveglianza, stalking e molestie digitali
Lo stalking o molestia è un modello di comportamento intrusivo che genera paura e una sensazione di onnipresenza dell'aggressore nella vita della vittima.
Nell'era moderna, questa violenza si è evoluta verso il cyberbullismo e la sorveglianza digitale, diventando uno strumento di terrore costante.
Gli aggressori utilizzano tecnologie avanzate, come il GPS nell'auto, applicazioni spia sul cellulare (stalkerware) e il monitoraggio ossessivo dei social network, per sapere dove si trova la vittima in ogni momento.
Questa sorveglianza panottica fa sì che la vittima interiorizzi il controllo: anche quando l'aggressore non è fisicamente presente, lei modifica il suo comportamento e si comporta come se lui la stesse osservando, vivendo in uno stato di libertà condizionata permanente.
È fondamentale sottolineare che lo stalking non è un comportamento romantico o innocuo; è un indicatore di alto rischio di violenza fisica grave e femminicidio, specialmente nella fase post-rottura, poiché dimostra l'ossessione dell'aggressore e il suo rifiuto assoluto di perdere la "proprietà" e il controllo sulla vittima.
Sommario
L'isolamento è una strategia deliberata per garantire l'impunità. L'aggressore elimina gli "specchi della realtà" esterni, come amici e familiari, lasciando la vittima senza interlocutori validi che possano contraddire la sua narrazione distorta e manipolatoria.
Lo stalking utilizza la sorveglianza per generare una sensazione di onnipresenza. Attraverso tecnologie come il GPS e lo spyware, l'aggressore controlla la posizione della vittima, che finisce per modificare il proprio comportamento sentendosi costantemente osservata.
Lungi dall'essere romantico, lo stalking è un indicatore di alto rischio di femminicidio. Questo comportamento dimostra l'ossessione dell'aggressore e il suo rifiuto assoluto di perdere la "proprietà" e il controllo sulla vita della vittima.
isolamento e stalking