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Strategie sociali per introversi: uscire dalla zona di comfort

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Trascrizione Strategie sociali per introversi: uscire dalla zona di comfort


Il paradosso dell'introverso: il desiderio di solitudine e il bisogno di connessione

I consigli sull'importanza della socializzazione e della connessione possono spesso generare ansia nelle persone con una personalità introversa.

Per gli introversi, l'interazione sociale, specialmente con gruppi numerosi o persone sconosciute, può essere energeticamente estenuante.

A differenza degli estroversi, che si ricaricano e si sentono stimolati negli ambienti sociali, gli introversi hanno bisogno di trascorrere del tempo da soli per ricaricare le loro riserve di energia.

Questa differenza fondamentale fa sì che il consiglio generale di "essere più socievoli" sembri non solo scoraggiante, ma potenzialmente controproducente.

L'idea di sforzarsi di socializzare di più può sembrare una ricetta per l'esaurimento piuttosto che per la felicità.

Tuttavia, la ricerca psicologica ha rivelato un affascinante paradosso che sfida questa supposizione.

La sorprendente evidenza: "comportarsi" da estroversi aumenta la felicità

Diversi studi hanno esplorato cosa succede quando si chiede agli introversi di comportarsi come estroversi per un certo periodo di tempo.

In un esperimento chiave, i ricercatori hanno riunito un gruppo di partecipanti, sia introversi che estroversi, e hanno chiesto loro di partecipare a una discussione di gruppo.

A metà di loro, indipendentemente dalla loro personalità, è stato chiesto di comportarsi in modo estroverso: essere energici, loquaci e socialmente vivaci.

All'altra metà è stato chiesto di comportarsi in modo introverso: essere riservati e silenziosi.

Dopo l'interazione, tutti hanno valutato il proprio stato d'animo e il proprio grado di soddisfazione per l'esperienza.

Il risultato è stato sorprendente: tutti i partecipanti, compresi gli introversi naturali, hanno riferito livelli più elevati di emozioni positive e un maggiore piacere dopo aver agito come estroversi rispetto a quelli che hanno agito come introversi.

Differenziare il comportamento dall'identità

Perché succede questo? La chiave sembra risiedere nella differenza tra la nostra identità di personalità e il nostro comportamento momentaneo.

"Agire" in modo estroverso non significa che un introverso debba cambiare chi è.

Significa semplicemente che sta adottando comportamenti ("sorridere di più, avviare conversazioni, essere più espressivo") che sono fortemente associati alla generazione di emozioni positive.

Sembra che il semplice atto di coinvolgersi socialmente in modo più aperto ed energico possa generare un circolo virtuoso, migliorando il nostro umore, indipendentemente dal fatto che tale interazione ci prosciughi le energie a lungo termine.

Non si tratta di "fingere di essere qualcuno che non sei", ma di riconoscere che certi comportamenti hanno un effetto prevedibile sulle nostre emozioni e che possiamo sceglierli strategicamente per migliorare il nostro benessere.

Strategie equilibrate: il meglio di entrambi i mondi

La conclusione di questa ricerca non è che gli introversi debbano cercare di diventare estroversi. Ciò sarebbe inautentico e porterebbe all'esaurimento.

La lezione da trarre è invece che gli introversi non devono permettere che la loro preferenza per la solitudine diventi una barriera che impedisce loro di accedere ai benefici emotivi della connessione sociale.

La strategia più intelligente per un introverso è quella dell'equilibrio.

Consiste nell'uscire deliberatamente dalla propria zona di comfort in dosi gestibili, pianificando attività sociali che probabilmente apprezzeranno, per poi assicurarsi di avere del tempo da dedicare a se stessi p


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