Trascrizione La mentalità egiziana. Sopravvivere con lo stretto necessario
Origine e definizione di una mentalità programmata
Esistono alcune mentalità programmate nelle nostre menti su cui basiamo le nostre vite, e la prima di queste è nota come mentalità egizia.
Questo modo di pensare si riferisce alla condizione di quegli antichi popoli che vivevano sotto l'immensa pressione dei grandi imperi della storia.
Le persone che operano secondo questo paradigma dipendono semplicemente dal ricevere il minimo indispensabile per sopravvivere alla loro dura vita quotidiana.
È uno stato di conformità in cui l'orizzonte delle aspettative è ridotto a ciò che è strettamente necessario per continuare a esistere un altro giorno nel mondo.
Questa mentalità diventa una programmazione interna che ci limita, impedendoci di cercare o persino immaginare una realtà che vada oltre la mera sopravvivenza.
Il ciclo del lavoro minimo e della ricompensa minima
Nei tempi antichi, le persone lavoravano instancabilmente tutto il tempo, ricevendo in cambio solo il necessario per avere un tetto sopra la testa e qualcosa da mangiare.
Era un Uno stile di vita estremamente rozzo, in cui si compivano sforzi monumentali in cambio di una ricompensa o di un compenso davvero minimo.
Questo ciclo di lavoro estenuante per una ricompensa minima è la caratteristica principale che definisce l'essenza di questa mentalità survivalista e di pura sussistenza.
La vita diventa uno scambio costante in cui rinunciamo a gran parte di noi stessi solo per poter garantire il necessario.
La manifestazione moderna nel mondo del lavoro
Se ci guardiamo intorno nella vita di tutti i giorni oggi, ci renderemo conto che molte persone lavorano semplicemente dall'alba al tramonto.
Operano come se fossero schiavi moderni, lavorando come cammelli per ricevere il minimo stipendio possibile alla fine del mese, con il quale riescono a malapena a sopravvivere.
Anche la mentalità di alcune grandi aziende è esattamente la stessa: voler dare a una persona il minimo stipendio possibile per sostenersi.
Questo sistema perpetua un ciclo in cui l'individuo è costretto a suicidarsi facendo ciò che sta facendo per uno stipendio che è appena abbastanza.
Pertanto, la moderna struttura lavorativa può, in molti casi, riflettere e rafforzare questa vecchia mentalità di accontentarsi di ciò che è necessario per sopravvivere oggi.
Le conseguenze psicologiche: senza pace o futuro
Quando viviamo con questa mentalità, non siamo in grado di vedere un futuro o di immaginare qualcosa che vada oltre ciò che stiamo facendo per sopravvivere ogni giorno.
È un modo di vivere che non genera alcun tipo di tranquillità, che non ci dà pace e che non ci fornisce una sensazione di armonia interiore.
La ragione di questo disagio è che riceviamo sempre il minimo, il che ci impedisce di sentirci apprezzati o di avere la speranza di poter prosperare in un momento.
Questa mancanza di visione e di pace ci tiene intrappolati in un presente continuo di sforzo e scarsità, senza la possibilità di costruire un domani diverso.
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