INSERIRE

REGISTRARSI
Ricercatore

Comunicazione interpersonale: il mondo del privato, dell'affettivo e dello spontaneo

Seleziona la lingua :

Effettua il login in modo che i tuoi progressi possano essere registrati. Senza effettuare il login potrai visualizzare il video ma i tuoi progressi nel corso non aumenteranno

Trascrizione Comunicazione interpersonale: il mondo del privato, dell'affettivo e dello spontaneo


Caratteristiche chiave: l'interesse è incentrato sulla persona (soggettività)

La comunicazione interpersonale è quella che si svolge nell'ambito della vita privata e si distingue per una caratteristica fondamentale: la soggettività.

Ciò significa che, a differenza di altre forme di interazione, l'interesse principale dei partecipanti è incentrato sull'altro come soggetto, cioè come persona.

Non si cerca di raggiungere un obiettivo esterno, di completare un compito o di effettuare una transazione; lo scopo è la connessione con l'individuo stesso, i suoi pensieri, i suoi sentimenti e la sua prospettiva.

Questo orientamento verso la persona è ciò che ne definisce la natura intima e la differenzia chiaramente dalla comunicazione professionale o accademica.

Il ruolo delle emozioni e dell'affetto in questo tipo di comunicazione

Come conseguenza diretta della sua natura soggettiva, la comunicazione interpersonale è intrisa di affettività.

Concentrandosi sulla persona, il rapporto si spoglia di interessi istituzionali o ruoli predefiniti, lasciando spazio a un'interazione basata sulle emozioni e sui legami personali.

È la comunicazione dell'affetto, dell'amicizia, dell'empatia e anche del conflitto personale.

Il motore di questi scambi è l'affetto e il genuino interesse per l'altro, che permette una connessione molto più profonda e autentica rispetto a qualsiasi altro tipo di comunicazione.

Spontaneità e variabilità: accade quando vuole, dove vuole

Non essendo regolata da agende o protocolli, la comunicazione interpersonale è, per definizione, spontanea.

Non segue un copione né è programmata in un calendario; nasce in modo naturale dalla convivenza e dal bisogno di connessione umana.

Questa spontaneità dà luogo a un'ampia variabilità contestuale, il che significa che questi eventi comunicativi possono verificarsi in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e in qualsiasi circostanza: "quando, dove e come".

Non dipende da un ambiente specifico, ma dalla semplice presenza di due o più individui disposti a connettersi a livello personale.

Esempi: comunicazione tra familiari, amici e coppie

Gli esempi più evidenti di comunicazione interpersonale si trovano nelle nostre relazioni più strette.

È il tipo di dialogo che intratteniamo con familiari, amici, vicini e partner.

Può verificarsi anche tra conoscenti e persino tra sconosciuti che, per un momento, stabiliscono una connessione personale che trascende la formalità (ad esempio, due persone che condividono un'esperienza in una sala d'attesa).

In tutti questi casi, il filo conduttore è lo stesso: l'interazione è motivata dal legame umano e non da un obiettivo esterno, riflettendo così le caratteristiche di soggettività, affettività e spontaneità che la definiscono.

Sommario

La comunicazione interpersonale si svolge nell'ambito della vita privata e si distingue per la sua soggettività. L'interesse principale è rivolto all'altro come persona, cercando di entrare in contatto con i suoi pensieri e sentimenti.

Di conseguenza, questa comunicazione è intrisa di affettività, basata su emozioni e legami personali come l'affetto, l'amicizia e l'empatia. Il motore di questi scambi è il genuino interesse per l'altro.

Non essendo regolata da programmi, è spontanea e può avvenire in qualsiasi momento e luogo: "quando, dove e come sia". Gli esempi più chiari si trovano nelle nostre relazioni con familiari, amici e partner.


comunicazione interpersonale il mondo del privato dellaffettivo e dello spontaneo

Pubblicazioni recenti di abilita comunicative efficaci

Error al cargar los posts, contacte con el administrador
Ci sono errori o miglioramenti?

Dov'è l'errore?

Cosa c'è che non va?