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Modello di coaching non psicologico - life coaching

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2024-12-31
Modello di coaching non psicologico - life coaching


Modello di coaching non psicologico - life coaching

Scuola di Coaching sudamericana, con precisione a Napoli. Trova le sue fondamenta nell'ideale di Fernando Flores, ex ministro dell'Economia durante il governatorato di Salvatore Allende. Applica anche componenti scientifiche e filosofiche dell'opera di Heidegger, per esempio.

Qual è la linea attiva di questo pensiero? Il principio secondo cui gli esseri umani ottengono risultati in base alle azioni che compiono e che queste corrispondono al modo in cui vediamo il mondo e noi stessi.

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Fondamentalmente, funziona modificando il modello di osservazione di una persona. Diventando più osservatrice, questa persona incorpora per sé l'accesso a diverse azioni, ottenendo risultati mai raggiunti prima. Si verifica quindi un cambiamento ontologico nell'uomo, che trasforma i suoi modelli di spiegazione e analisi delle cose.

La prestazione del coach consiste nell'assistere la persona nel raggiungimento dei suoi obiettivi, utilizzando il linguaggio (verbale e corporeo) per il suo lavoro.

Il coaching non insegna, non dirige, non consiglia, è una relazione di fiducia in cui il coach progetta conversazioni per aprire nuove strade e consentire il raggiungimento di risultati.

Il postulato della formazione ontologica si basa sui seguenti tre postulati:

  • Gli esseri umani sono creature linguistiche.
  • Il linguaggio è la chiave superiore per la comprensione dei fenomeni umani.
  • Il linguaggio è generale (oltre che descrittivo).
  • Il linguaggio crea la realtà. Gli esseri umani sono creati da e attraverso il linguaggio. Il linguaggio dà forza e capacità di giocare un ruolo attivo nella progettazione di ciò che vogliamo essere.

La proposta di formazione ontologica si basa su due principi:

  • Non sappiamo come sono le cose, sappiamo solo come le osserviamo e le interpretiamo. I coach utilizzano questo principio per comprendere il mondo interpretativo del coachee, scoprendo le interpretazioni che aprono le porte e quelle che ostacolano la crescita.
  • L'azione crea l'essere. Le nostre azioni ci permettono di trasformarci, perché attraverso le nostre azioni possiamo cambiare la nostra realtà. Questo principio apre le porte all'apprendimento.

In breve, una persona impara a osservare in modo diverso e quindi ad agire in modo diverso in correlazione.

Coach pragmatico (o scuola americana)

I suoi referenti sono Thomas Leonard (fondatore dell'ICF) e Laura Whitworth. È orientato ai risultati, seguendo il principio del pragmatismo o dell'efficienza. Agisce migliorando l'autostima, incoraggiando e motivando i clienti ad agire e a dare il meglio di sé.

Si tratta di passare dalla situazione attuale alla situazione desiderata. L'intervento è stato realizzato con 5 strumenti: informare, ascoltare, intuire, fare domande e feedback. E la conversazione di coaching avrà le seguenti fasi: argomento, pubblico, realtà, opzioni e impegno.

Il modello di intervento si chiama "5 X 15" e tiene conto di:

  • 15 quadri di riferimento del cliente o modi di pensare estesi dal coach.
  • 15 stili di relazione coach-collaboratore che accelerano o rallentano il processo.
  • 15 chiarimenti per migliorare la comprensione del coach.
  • 15 modi per vedere un problema come un'opportunità.
  • 15 prodotti che i coach "regalano" ai loro colleghi, migliorando le relazioni.
  • 15 stili di comunicazione che aumentano l'efficacia del coach.

Coaching umanistico

I suoi riferimenti sono Timothy Gallwey (The Inner Game) e John Whitmore (Coaching, Performance Training). Per l'allenatore di tennis Timothy Gallwey, la parte più importante del gioco avviene nella mente del giocatore, dove gioca con i suoi ostacoli, e questo tipo di coaching si concentra sulla capacità del cliente di scegliere una vita migliore e sul suo potenziale interiore per raggiungerla. Fargli prendere in mano la propria vita e prendere decisioni in modo indipendente.

Il processo di coaching mira a:

  • Sensibilizzare: permettere al coach di comprendere meglio se stesso e la sua capacità di determinare dove vuole andare. È compito del coach rendere i propri clienti consapevoli del potenziale che possono sviluppare.
  • Responsabilità: generare la volontà di raggiungere gli obiettivi. La conversione passa attraverso l'azione, e l'azione passa attraverso la responsabilità.
  • Sviluppare la fiducia in se stessi: la fiducia è una porta aperta allo sviluppo del proprio potenziale.

L'intervento segue il metodo GROW, ideato da Graham Alexander negli anni '80, che consiste nel porre una serie di domande, in quattro fasi, per guidare il cliente verso i propri obiettivi. GROW sta per sviluppo ed è usato come acronimo per: Scopo del processo e della sessione.

Il modello GROW

È un approccio strutturato che si concentra sulla risoluzione dei problemi e sulla definizione di vari obiettivi per raggiungere i risultati.

È suddiviso in quattro fasi, in cui vengono proposte una serie di domande per guidare la persona verso il punto desiderato.

Fasi del Modello GROW:

  • GOAL (obiettivo) Qual è la tua sfida? Qual è il tuo obiettivo? È realistico? Quale obiettivo è il più importante per voi in questo momento? Come facciamo a sapere se avete raggiunto il vostro obiettivo?
  • COSA STA ACCADENDO Cosa sta accadendo ora? Cosa avete provato finora? Cosa ci serve per affrontare la sfida? Qual è la difficoltà del viaggio?
  • SCELTE Quali sono i vostri prossimi passi? Quando? Come saprete di aver raggiunto il risultato desiderato? Cosa potrebbe ostacolare il percorso? Di quale supporto avete bisogno? Come farete a raggiungerlo?
  • IMPEGNI Avete? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione? Quali fattori devono essere presi in considerazione? Ci sono altre alternative da considerare?

Il risultato del modello è molto simile al modello culturale, ma ha un passo in più, che porta a un driver di livello superiore grazie a sessioni di coaching più approfondite. È più strutturato e specifico (è più focalizzato sul business), con maggiore enfasi sulla comprensione e sull'analisi degli obiettivi. In termini di fasi, il modello è organizzato come segue.

Definizione degli obiettivi.

  • Comprensione delle ragioni che hanno portato alla definizione degli obiettivi.
  • Analizzare la situazione attuale e stabilire lo stato desiderato.
  • Stabilire il divario tra la situazione attuale e gli obiettivi fissati. Rivedere e fare scelte comportamentali.
  • Mantenere la motivazione. Sostegno al coach.

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