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Il coaching non è una terapia - life coaching

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DaCorsiOnline55

2024-12-31
Il coaching non è una terapia - life coaching


Il coaching non è una terapia - life coaching

Molti clienti si presentano per la prima volta a una sessione di coaching senza sapere bene cosa riceveranno, spesso confondendo il lavoro del coach con una terapia convenzionale, un errore molto comune che può compromettere in modo significativo i risultati attesi. Sebbene sia vero che, a seconda delle caratteristiche del coach, una sessione di coaching può avere elementi terapeutici di grande valore, è importante saper definire tra le funzioni e gli obiettivi che una sessione di coaching persegue e il lavoro che si svolge attraverso la terapia.

Nel corso di questa guida affronteremo alcuni aspetti generali che vi aiuteranno a discernere tra i due concetti, in modo che possiate offrire ai vostri clienti le indicazioni necessarie quando si rivolgono ai vostri servizi.

Le sessioni di coaching non affrontano i problemi di salute.

Le sessioni di coaching sono finalizzate alla formulazione di proposte e strategie concrete, focalizzate sulla soluzione di problemi comuni che richiedono un lavoro dal punto di vista di uno specialista che ha l'esperienza e gli strumenti necessari per facilitare il processo di creazione di risposte concrete ai problemi presentati.

Le terapie svolte dal personale sanitario sono incontri che si svolgono sotto la guida di un professionista che tratterà afflizioni di origine clinica, diagnosticando patologie e offrendo un trattamento concreto. Il coach non deve cercare di interferire nel lavoro del terapeuta, né il terapeuta deve interferire nel lavoro del coach. Si tratta di due campi di lavoro completamente diversi che svolgono una funzione particolare per chi richiede questi servizi.

Le sessioni di coaching si costruiscono attraverso la relazione coach-cliente.

Una sessione di coaching si costruisce attraverso la relazione duale che si genera tra il coach e il cliente. Ciò implica che, sebbene il coach sia colui che ha maggiore esperienza nella risoluzione dei problemi presentati, non può offrire strategie o azioni senza la partecipazione attiva e il coinvolgimento del cliente. La metodologia applicata dal coach per elaborare raccomandazioni efficaci inizia con la partecipazione e la costruzione di queste raccomandazioni attraverso il feedback con il cliente.

Nel caso della terapia, il terapeuta non fornisce un feedback al cliente per sviluppare una strategia. La comunicazione con il paziente si limita all'elaborazione di un profilo psicologico del paziente e alla comprensione dei fatti presentati dal paziente. In questo modo il terapeuta, contrariamente al coach, presenta già una soluzione concreta ai disturbi del paziente, è lui che ha la formazione professionale adeguata, per cui l'opinione del paziente in questo senso è esclusa.

Il coach lavora in base alla sua esperienza, non segue manuali o schemi rigidi.

È una realtà che ogni coach ha una propria metodologia e consiglia o raccomanda in base alla propria esperienza e formazione. Per questo motivo, se lo stesso cliente consulta diversi coach, presentando il suo problema, è possibile che gli vengano proposte soluzioni diverse, che non devono necessariamente essere migliori o peggiori, ma sono orientate dalle particolarità e dalle caratteristiche di ciascun coach.

Nel caso dei terapeuti, è possibile trovare alcune differenze nei trattamenti orientati ai loro pazienti, ma queste differenze saranno minime, poiché questi professionisti lavorano solitamente con manuali e linee guida che offrono soluzioni di tipo scientifico, una volta individuata e diagnosticata la patologia.

Saper delimitare il lavoro del coach e quello del terapeuta è fondamentale per il normale rispetto delle competenze lavorative di entrambi i professionisti e per garantire la soddisfazione dei bisogni del cliente.

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