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Fasi fondamentali per la stesura di un piano d'azione - coaching business

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DaCorsiOnline55

2024-12-31
Fasi fondamentali per la stesura di un piano d'azione - coaching business


Fasi fondamentali per la stesura di un piano d'azione - coaching business

Questo articolo risponde alle istruzioni di base da tenere in considerazione quando si redige un piano d'azione.

Primo passo: stabilire l'obiettivo o gli obiettivi multipli del coach e valutare insieme il significato che corrisponderebbe al suo successo. Una volta raggiunto questo punto, è importante ricapitolare al cliente alcune caratteristiche del processo di coaching, in particolare ciò che corrisponde a possibili vincoli e quando deve fare la sua parte nell'atteggiamento.

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C'è un fattore molto importante per lavorare sul piano d'azione, in base al quale si determineranno le diverse fasi di valutazione, ed è il tempo. Quanto tempo ci vorrà per raggiungere l'obiettivo?

L'idea non è quella di stabilire una scadenza inviolabile, non ha senso imporre tanto rigore a un processo di trasformazione personale, sarebbe controproducente in tutti i sensi. Si stabilisce una scadenza in modo che il coachee possa visualizzare una linea temporale, che associ ciò che desidera a un futuro reale. Questa fase garantisce anche la misurabilità del piano d'azione.

Fase 2: a questo punto è utile sviluppare esercizi in cui il cliente viene portato mentalmente in un momento del futuro che desidera, in modo che non gli appaia più come un sogno o un'idea remota, e inizia a familiarizzare con le emozioni di questa situazione.

A questo punto diventa essenziale adottare uno stato di osservazione profonda e di ascolto attivo, con l'obiettivo di comprendere le reazioni, sia verbali che gestuali.

Terzo passo: una volta convinti del coinvolgimento del cliente nel vostro esercizio, proponete di fare un passo indietro rispetto al futuro che sta vivendo mentalmente, dovrebbe essere solo un passo; l'idea è di riferirsi al processo immediatamente precedente al raggiungimento.

Qual è stato il fattore scatenante della realizzazione? Cosa pensate possa essere stato? Cosa state facendo lì, che come sappiamo ha portato al risultato?

In questo caso dobbiamo enfatizzare i fattori psicologici necessari, come il fatto che il cliente si esprima in prima persona e al presente, perché vogliamo un autentico senso di progresso. Come coach, insistete per ottenere una risposta confessionale il più possibile onesta e concisa; una volta ottenuta, annotatela.

Fase quattro: la fase successiva è una ripetizione di questa fase, il cliente dovrà fare una serie di passi indietro e in ogni scenario visualizzare se stesso e comunicarvi cosa sta vivendo, cosa sta facendo esattamente, con chi è, dove si trova. In ogni occasione prenderete appunti, si tratta di una scrittura congiunta che, una volta ultimata, sarà un piano d'azione grezzo, solo disposto al contrario. Il coach si vedrà come l'autore del suo programma di auto-miglioramento, cioè come un individuo capace di generare un itinerario basato su ciò che vuole veramente, aveva solo bisogno di una metodologia appropriata.

Fase 5: Una volta tornati al presente reale, è il momento di discutere il piano concepito attraverso l'esercizio. Cosa ne pensa il cliente? È il momento di prendere una distanza analitica e di essere chiari sul potenziale del programma a cui si è acceduto. È il momento di riconoscere lo sforzo, che non è stato poco, e la capacità di gestire un processo di cambiamento graduale.

Fase finale: ora è il momento di prendere le misure e collocarle in modo bottom-up. Dobbiamo sviluppare ciò a cui abbiamo fatto riferimento in precedenza quando abbiamo menzionato il fattore tempo: determinare i tempi. Si chiederà al cliente quanto tempo pensa che richiederà ogni fase del piano d'azione. Si ribadisce che non si tratta di una struttura irrevocabile, di un itinerario da elaborare in circostanze specifiche e non è destinato a rimanere intatto in caso di ostacoli o cambiamenti teorici. Tuttavia, è necessario concordare delle scadenze per poter misurare i progressi. Ora che avete un piano d'azione, con le date per verificarne l'efficacia, il primo compito dovrebbe essere affidato al cliente. Per mantenere l'entusiasmo e la concentrazione sul processo, ogni passo deve essere celebrato.

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