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Memoria

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Trascrizione Memoria


La memoria è senza dubbio una delle funzioni cognitive che ci fanno funzionare in modo efficiente come esseri sociali. Provate a immaginare una vita senza ritenzione di informazioni o ricordi. La memoria non è un semplice processo mentale, ma il contrario, poiché comprende la codifica, l'immagazzinamento e il recupero delle informazioni; comprende anche la connessione spaziale e temporale dei fatti con gli altri. Grazie alla memoria ricordiamo nomi, numeri di telefono, compleanni, volti, luoghi, canzoni, pasti e tutti i tipi di sensazioni ed emozioni che abbiamo provato nella vita.

Da un altro punto di vista, dobbiamo sottolineare che la memoria è fondamentale anche per l'apprendimento, perché a cosa servirebbe imparare le cose se non le ricordassimo e quindi non le mettessimo in pratica?

Da un punto di vista anatomico, la memoria è legata all'ippocampo, ma ad esso sono collegate molte aree del sistema nervoso, come l'emisfero destro del cervello, legato al significato delle parole; la corteccia temporale, dove vengono immagazzinati i ricordi dell'infanzia; i lobi frontali che coordinano il pensiero e la percezione; e il cervelletto, dove avvengono molti dei processi cognitivi automatizzati.

Tipi di memoria

Esistono molti tipi di memoria e vari criteri di classificazione. Quella che mostreremo nella lezione di oggi si basa sulla teoria del multi-storage di Atkinson e Shiffrin:

  • Memoria sensoriale: questo tipo di memoria è piuttosto effimera, dura circa 250 millisecondi. Questo tempo è sufficiente per identificare le informazioni ricevute e procedere a un'ulteriore elaborazione.
  • Memoria a breve termine (STM): come suggerisce il nome, conserva le informazioni per brevi periodi di tempo.
  • Memoria di lavoro (detta anche memoria di lavoro): Appartenente al gruppo della memoria a breve termine, è legata a compiti che richiedono la memorizzazione di informazioni ricorrenti.

È composta da quattro fattori fondamentali: circuito fonologico, agenda visuospaziale, magazzino episodico e sistema esecutivo. Il primo di questi è specializzato nelle informazioni verbali, grazie alle quali memorizziamo gli indirizzi. Il secondo è responsabile dell'elaborazione delle informazioni di tipo immagine e dobbiamo ricordare un percorso specifico. Il terzo, il magazzino episodico, è responsabile dell'integrazione di informazioni ottenute da altre sedi, come quelle visive, verbali, temporali e spaziali. Infine, il sistema esecutivo governa il funzionamento della memoria di lavoro.

Come la memoria a breve termine, è composta da diversi tipi:

  • Memoria implicita o procedurale: memorizza in modo inconsapevole, permettendoci di svolgere attività automatiche come correre, guidare, fermarsi al semaforo, ecc.
  • Memoria esplicita o dichiarativa: contrariamente alla precedente, questa memoria immagazzina in modo consapevole e si manifesta nel riconoscimento di compleanni, persone, luoghi, ecc.
  • Memoria episodica: Questo tipo di memoria ci permette di immagazzinare dati della nostra vita, come momenti belli, brutti, speciali e molto altro.
  • Memoria semantica: contrariamente alla precedente, ci permette di ricordare eventi a lungo termine, ma non legati alle nostre esperienze personali. Un esempio è la conoscenza di importanti eventi storici.

Anomalie associate alla memoria

Effetto recency: ricordiamo con maggiore intensità le informazioni che ci vengono presentate per ultime.

Effetto primacy: ricordiamo con maggiore intensità le informazioni che ci vengono presentate per prime.

Effetto Google: tendiamo a dimenticare le informazioni che sappiamo di poter trovare facilmente su Internet senza doverle memorizzare.

Effetto Mandela o falsa memoria: Memoria distorta, la cui distorsione sembra essere abbastanza comune nelle persone non imparentate. È noto con questo nome perché molte persone sostenevano che Nelson Mandela fosse morto in prigione, mentre non era così.

"Deja Vu": sensazione irrealistica di aver vissuto un determinato momento in precedenza.

"Jamais vu": contrariamente al precedente, si verifica quando crediamo di aver vissuto una certa situazione per la prima volta, mentre in realtà l'abbiamo già vissuta diverse volte.


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