INSERIRE

REGISTRARSI
Ricercatore

La comunicazione non verbale: gesti e postura corporea

Seleziona la lingua :

Devi consentire i cookie di Vimeo per poter visualizzare il video.

Sblocca il corso completo e ottieni la certificazione!

Stai visualizzando il contenuto gratuito. Sblocca il corso completo per ottenere certificato, esami e materiale scaricabile.

*Con l’acquisto del corso ti regaliamo due corsi a tua scelta*

*Scopri la migliore offerta del web*

Trascrizione La comunicazione non verbale: gesti e postura corporea


Il linguaggio del corpo: oltre le parole

Gran parte di ciò che comunichiamo non proviene dalle nostre parole, ma dal nostro corpo.

La comunicazione non verbale comprende un ampio spettro di segnali che inviamo, spesso inconsciamente, attraverso i nostri gesti, la postura, le espressioni facciali e il contatto visivo.

Questo linguaggio silenzioso è incredibilmente potente, poiché tende a rivelare il nostro vero stato emotivo e le nostre intenzioni, a volte contraddicendo persino ciò che stiamo dicendo verbalmente.

Ad esempio, una persona può affermare di essere tranquilla, ma se il suo corpo è teso e i pugni serrati, il suo linguaggio corporeo comunica un messaggio di stress.

Anche se il destinatario non è addestrato a decodificare questi segnali, percepirà istintivamente che qualcosa non è coerente, generando sfiducia e indebolendo la credibilità del messaggio verbale.

Gesti, postura ed espressioni facciali come canali di significato

Ogni parte del nostro corpo contribuisce al messaggio non verbale.

I gesti delle mani possono enfatizzare un punto, illustrare un concetto o regolare il turno in una conversazione.

Una postura eretta e aperta non solo è associata alla fiducia e alla ricettività, ma ha anche un impatto fisiologico, in quanto può aumentare i livelli di testosterone (associato alla fiducia) e diminuire quelli di cortisolo (associato allo stress).

Al contrario, una postura curva può essere interpretata come insicurezza.

Le espressioni facciali sono un canale particolarmente ricco per comunicare le emozioni; il viso funziona come un "telecomando" che infonde il sentimento appropriato alle nostre parole.

Infine, il contatto visivo gioca un ruolo cruciale: mantenerlo dimostra interesse e onestà, mentre evitarlo può essere percepito come disinteresse o mancanza di fiducia.

Prossemica: l'uso dello spazio personale

La comunicazione non verbale include anche la prossemica, ovvero lo studio di come utilizziamo e percepiamo lo spazio nelle nostre interazioni.

La distanza che manteniamo da un'altra persona comunica il tipo di relazione che abbiamo con lei.

Si distinguono diverse zone: la zona intima, riservata alle relazioni molto strette; la zona personale, per amici e familiari; la zona sociale, per le interazioni con conoscenti o colleghi; e la zona pubblica, per discorsi o presentazioni davanti a un gruppo.

Invadere la zona personale o intima di qualcuno senza il suo consenso può generare grande disagio ed essere percepito come un'aggressione.

Al contrario, mantenere una distanza eccessiva può essere interpretato come freddezza.

Essere consapevoli di queste "bolle" spaziali e rispettarle è una parte sottile ma essenziale della comunicazione efficace.

Riepilogo

La comunicazione non verbale comprende i segnali che inviamo attraverso i gesti, la postura e le espressioni facciali. Questo linguaggio silenzioso è potente, poiché tende a rivelare il nostro vero stato emotivo, anche contraddicendo le nostre parole.

Ogni parte del corpo contribuisce al messaggio: i gesti enfatizzano le idee, una postura eretta trasmette sicurezza e il contatto visivo dimostra interesse. Le espressioni facciali sono un canale particolarmente ricco per comunicare le emozioni.

La prossemica studia il modo in cui utilizziamo lo spazio, distinguendo zone intime, personali, sociali e pubbliche che comunichiamo con la distanza. Rispettare queste "bolle" spaziali è una parte essenziale di una comunicazione efficace.


la comunicazione non verbale gesti e postura corporea

Pubblicazioni recenti di fondamenti comunicazione

Ci sono errori o miglioramenti?

Dov'è l'errore?

Cosa c'è che non va?