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Principi della decorazione [1 )

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Trascrizione Principi della decorazione [1 )


Tutti gli elementi che compongono gli ambienti interni (spazio, mobili, illuminazione e accessori) devono essere organizzati secondo il seguente ordine logico:

  • Esigenze funzionali.
  • I desideri dei clienti.
  • I criteri estetici dell'arredatore.

Affinché la decorazione trasmetta valori estetici, tutte le parti o gli elementi devono essere integrati in un insieme seguendo le linee guida di proporzione, scala, equilibrio, armonia, unità, ritmo ed enfasi. Sebbene questi principi debbano essere presi in considerazione per mantenere un senso di ordine nello spazio visivo, non possono essere adottati come regole inamovibili da rispettare.

Proporzioni

Proporzione. La proporzione è il rapporto di corrispondenza che si stabilisce tra ciascuna delle parti di un insieme e l'insieme stesso, o tra le diverse parti tra loro. Questo principio ci aiuta a considerare le dimensioni relative degli oggetti. La corrispondenza può essere di grandezza, quantità o grado.

MAGNITUDINE QUANTITÀ GRADO: va notato che la dimensione apparente di un elemento dipende dalle dimensioni relative degli oggetti circostanti. In generale, una decorazione è considerata proporzionalmente corretta quando nessun elemento o attributo utilizzato è troppo piccolo o troppo grande.

Scala

Questo principio è strettamente legato a quello della proporzione, in quanto ci permette di considerare le dimensioni relative degli oggetti, ma lo fa in modo diverso. La scala si riferisce alla relazione tra le dimensioni degli oggetti e determinati parametri. Si possono distinguere tre tipi di scala:

  • La scala meccanica: si riferisce alla stima che facciamo di una dimensione fisica, tenendo conto di parametri standardizzati. Ad esempio, una lampada da tavolo può misurare fino a 75 centimetri di altezza, mentre una lampada da terra può misurare più di 150 centimetri. Pertanto, se conosciamo questi parametri, non commetteremo l'errore di mettere una lampada al posto dell'altra.
  • La scala visiva: si riferisce alla stima delle dimensioni che un oggetto sembra avere rispetto agli elementi che lo circondano. Ad esempio, se vogliamo collocare un singolo quadro su una parete, le sue dimensioni devono corrispondere a quelle della parete: una parete grande richiede un quadro grande.
  • Scala umana: si riferisce alla stima delle dimensioni dello spazio interno e degli oggetti che contiene, prendendo come riferimento le dimensioni umane. Per esempio: l'altezza ideale per un quadro dovrebbe essere di 170 centimetri, cioè leggermente al di sopra dell'altezza degli occhi di persone di statura media.

Il decoratore deve saper gestire un rapporto di scala appropriato per ottenere un equilibrio tra tutti gli elementi che compongono un ambiente, ma non deve escludere la possibilità di alterare i normali rapporti di scala per attirare l'attenzione su alcuni punti o oggetti di interesse.

L'equilibrio

L'equilibrio visivo dell'insieme degli oggetti che compongono uno spazio interno, con le loro diverse forme, dimensioni, colori, texture, posizioni e orientamenti, deve essere concepito tenendo conto delle tre dimensioni dello spazio: altezza, larghezza e profondità.

Esistono tre tipi di equilibrio visivo: simmetrico, radiale e asimmetrico. L'equilibrio simmetrico (noto come simmetria assiale o bilaterale) consiste nel disporre un gruppo di oggetti di forme e dimensioni identiche attorno a un asse centrale immaginario.

In generale, l'equilibrio simmetrico trasmette stabilità, tranquillità e calma, soprattutto quando è orientato sul piano verticale, costituendo un semplice meccanismo di organizzazione di una o più parti di uno spazio.

L'equilibrio radiale consiste nel disporre gli oggetti intorno a un elemento centrale. Questa distribuzione può essere orientata verso il centro o verso l'esterno, consentendo di evidenziare il punto in cui si vuole concentrare l'attenzione.

L'equilibrio asimmetrico consiste nell'incorporare oggetti diversi per dimensioni, forma, colore o posizione relativa all'interno della composizione. Per ottenere un equilibrio asimmetrico, il decoratore deve combinare oggetti che attirano l'attenzione (colori vivaci, forme audaci, texture, ecc.) con oggetti più grandi e meno appariscenti, relativamente lontani dal centro.

L'equilibrio asimmetrico è meno evidente di quello simmetrico e radiale, ma è più flessibile e può quindi essere adattato più facilmente alle diverse esigenze dello spazio e alle funzioni decorative. Ha la capacità di trasmettere movimento, cambiamento e dinamismo.


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